Le rivelazioni di Maroni riguardo occasionali download di brani musicali hanno suscitato le proteste dell'associazione di settore. Il Ministro replica:"Non è reato". E suggerisce la creazione di uno spazio per lo scambio di musica in rete.
Autore: Andrea Sala
Maroni risponde alle polemiche. Dopo la candida ammissione di aver scaricato musica dal web, la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha subito risposto al Ministro, ricordandogli che dietro la pirateria ci sono danni economici per lavoratori del settore e per lo Stato stesso. Alle parole della FIMI, però, Maroni ha replicato con insolita tolleranza. Certo, la reazione è totalmente diversa da quella riservata ai famosi gruppi su Facebook. Ebbene, Maroni ha dichiarato che il download di musica dal web non sarebbe reato, vista la mancanza di legislazione in merito. La vera pirateria sarebbe un'altra. E le dichiarazioni si spingono ancora più in là : Maroni, infatti, auspica la creazione di uno spazio online appositamente dedicato allo scambio di musica, anche di quella protetta da diritto d'autore. Per il Ministro, infatti, una dura repressione di questo tipo di attività sarebbe solo un incentivo alla pirateria musicale. Perchè non rendere tutto legale? E la monetizzazione? I player di settore e chi detiene i diritti dei brani potrebbero guadagnare attraverso un sistema di sponsorizzazione. La questione sicuramente solleverà altre polemiche.
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