Maroni risponde alle polemiche. Dopo la candida ammissione di
aver scaricato musica dal web, la
FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha subito risposto al Ministro, ricordandogli che dietro la pirateria ci sono danni economici per lavoratori del settore e per lo Stato stesso.
Alle parole della FIMI, però, Maroni ha replicato con insolita
tolleranza. Certo, la reazione è totalmente diversa da quella riservata ai famosi
gruppi su Facebook. Ebbene, Maroni ha dichiarato che
il download di musica dal web non sarebbe reato, vista la mancanza di legislazione in merito. La vera pirateria sarebbe un'altra.
E le dichiarazioni si spingono ancora più in là : Maroni, infatti, auspica la
creazione di uno spazio online appositamente dedicato allo scambio di musica, anche di quella protetta da diritto d'autore.
Per il Ministro, infatti, una dura repressione di questo tipo di attività sarebbe solo un incentivo alla pirateria musicale. Perchè non rendere tutto legale?
E la monetizzazione? I player di settore e chi detiene i diritti dei brani potrebbero guadagnare attraverso un
sistema di sponsorizzazione.
La questione sicuramente solleverà altre polemiche.
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