Per l'anno fiscale appena terminato Sony ha previsto la chiusura in positivo. Cruciale il taglio dei costi, la ristrutturazione interna e i prezzi di mercato che si sono mantenuti più alti del previsto.
Autore: Andrea Sala
Sony rivede le stime negative sui risultati dell'anno fiscale 2009-2010. Il colosso nipponico, infatti, ha dichiarato di prevedere un'utile operativo al posto dei preventivati grafici a segno meno. I motivi di questa inversione di tendenza sono da ricercarsi nel taglio dei costi e nella ristrutturazione interna che ha comportato numerosi licenziamenti e chiusure di fabbriche. A favore di Sony è arrivato anche un abbassamento dei prezzi di vendita piuttosto contenuto, ancora una volta meglio delle aspettative. Ad oggi la società sta lavorando sodo per rimanere competitiva nel mercato delle Tv a schermo piatto compatibili con la tecnologia 3D, settore in cui Sony è minacciata dai vicini produttori taiwanesi e coreani, come Samsung, ad esempio. Per l'anno fiscale chiusosi il 31 marzo, quindi, Sony stima un utile operativo pari a 32 miliardi di yen – 350 milioni di dollari – contro la perdita prevista di 30 miliardi di yen. Parte attiva in quest'utile è da ricercarsi anche dalla joint-venture Sony Ericsson nel settore della telefonia mobile.
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