E pace fu. Tranquilli
imprenditori virtuali che vi divertite a coltivare i vostri campi su
Facebook grazie all'applicazione
Farmville: potrete continuare a coltivare il vostro orto e a mandare avanti la vostra
impresa agricola sul vostro social network preferito.
Dopo le recenti
discussioni, che avevano fatto ipotizzare una scissione fra il sito e
Zynga, la società che detiene i diritti di Farmville, Fishville e degli altri
social games che stanno impazzando in rete, sembra essersi ristabilita la pace fra le due aziende.
Facebook e Zynga sarebbero infatti giunte ad un
accordo economico, basilare, affinchà© potesse continuare la partnership fra loro.
A destare irrequietezza nel colosso del social gaming è stata la normativa in merito ai
profitti derivanti dalle applicazioni sul sito: Facebook ha prestabilito che il 30% dei proventi derivanti da ciascun operazione fatta utilizzando
Facebook Credits vada nelle proprie casse.
Negli ultimi tempi però, a causa dello strapotere di Zynga nel settore dei
giochi sul social network e la crescente popolarità di Farmville & Co., tale suddivisione delle entrate non era più conveniente per la società , tanto da diffondersi la voce di un divorzio fra le due.
Adesso sembra che il "dio denaro" abbia rivolto lo sguardo verso la contesa, facendo sì che le divergenze si appianassero e si giungesse ad un'intesa.
Secondo quanto reso noto, infatti, è stato firmato fra le parti un
accordo quinquennale, che prevede persino un'espansione dei pagamenti attraverso i
credit sugli altri servizi di Zynga. La partnership è stata quindi rinsaldata, grazie ad un accordo economico che meglio soddisfa il team management di Zynga.
Addirittura
Mark Pincus, Ceo dell'azienda creatrice di Farmville, si è lasciato andare in elogi nei confronti di Facebook: "Facebook è stato un pioniere nell'apertura della sua
piattaforma nel 2007 e in appena tre anni decine di milioni di utenti hanno giocato quotidianamente con i nostri titoli, da Farmville a Cafe World, fino a Treasure Isle e Mafia Wars".
Un accordo economico, quindi, che salva una collaborazione e i "campi virtuali" di un altissimo numero di utenti.