Solo
pochi giorni fa, dopo che l'associazione delle major cinematografiche di
Hollywood aveva presentato una denuncia, il giudice di Amburgo aveva ordinato al provider tedesco
CityBunker, di togliere dalla rete i server di
The Pirate Bay, il più celebre tracker di file
torrent del web. Ma il down è durato appena 20 ore.
Infatti in soccorso della
Baia si è mosso il
Pirate Party. Il partito politico svedese, che vanta anche due rappresentanti al Strasburgo, si è proposto come nuovo
ISP del tracker, fornendo tutte le connessioni a banda larga necessarie alla ripresa dell'attività . Al momento la localizzazione dei server risulta sconosciuta.
Rick Falk Vinge, il leader del partito dei pirati ha dichiarato che a questo punto bisogna "lottare per quella che riteniamo essere un'attività legittima", perchà© i continui tentativi di rimozione di The Pirate Bay dalla rete sono un "tentativo di zittire uno dei maggiori opinion maker esistenti in materia di libertà civili e di diritti sul Web".