Sarà vero o no? Il contestato 84% di proprietà di
Facebook a chi spetta realmente?
Diviene sempre più intricata la vicenda relativa alla contesa giudiziaria fra
Mark Zuckerberg e
Paul Ceglia.
Vi avevamo
raccontato di come un cittadino di New York avesse denunciato il papà del più popolare fra i
social network, dichiarando di essere il legittimo proprietario del sito.
Il portavoce di Facebook, Barry Schnitt, aveva definito "del tutto ridicola" la pretesa. Lo stesso Schnitt, in precedenza, aveva chiesto l'archiviazione della
causa, avviata in una corte di Buffalo.
Nuovi elementi concorrono ora a intricare maggiormente la questione: l'avvocato
Lisa Simpson avrebbe sottolineato che "Non possiamo dire con certezza se Mark Zuckerberg abbia firmato o meno quel contratto".
Secondo quanto affermato dalla Simpson, Zuckerberg avrebbe sottoscritto davvero un contratto con Ceglia per lo sviluppo di alcune linee di codice, per un progetto chiamato
StreetFax.
L'accusa completa il racconto, sostenendo che, a questo punto Zuckerberg avrebbe chiesto all'esperto un aiuto nella progettazione di un sito di social networking chiamato
TheFacebook.
In questi frangente ci sarebbe stata la firma della
postilla contestata.Vero o falso?
Come sottolineato nel nostro articolo precedente, il valore attuale di Facebook, stimato di 24,6 miliardi di dollari (ma c'è chi afferma che il valore sia anche maggiore), fa gola a tanti. Ma Ceglia avrà dei fondati diritti per richiedere l'84% di questo valore?