Google Apps, pronte per gli usi governativi

Google ha annunciato la disponibilità  di Google Apps for Government, una versione della nota suite in-the-cloud declinata per l'uso governativo. Punti di forza? Sicurezza e controllo sugli accessi.

Autore: Andrea Sala

Google Apps si rinnova, o meglio si adatta alle esigenze governative e della pubblica amministrazione. Lo ha annunciato Google, rilasciando la famosa suite da ufficio basata sul cloud in versione per istituzioni: Google Apps for Government. Il primo mercato in cui tale prodotto potrà  essere utilizzato è, per ora, solo quello Usa.
Non ci sono sostanziali differenze a livello di applicativi, quello che cambia è il livello di sicurezza nel trattamento dei dati: questa versione di Apps, infatti, vanta la certificazione FISMA (Federal Information Security Management Act). E, dichiara Google, l'intenzione è di offrire gli stessi standard anche agli account non governativi.
Nel dettaglio, BigG promette archiviazione sicura in data center all'interno del territorio americano di tutti i dati sensibili, ossia circa il 90% di tutte le informazioni trattate dalle autorità . Questa possibilità , probabilmente, verrà  poi offerta a tutti i clienti business che la richiederanno.
L'appeal del nuovo prodotto di Mountain View risiede soprattutto nel risparmio che offre alle isitituzioni: il governo Usa spende in media 126 miliardi di dollari per le sue necessità  IT e Google assicura un netto taglio allo spending, senza però compromettere la sicurezza.
Google Apps for Government, quindi, si presenta come una versione più sicura della normale suite da ufficio per il settore business: comprende Gmail, Calendar, Talk, Video, Docs, Sites e altro.
I primi clienti? In Usa circa 50 piccoli centri sono già  passati al nuovo prodotto di BigG, mentre sembra sia imminente l'adesione della città  di Los Angeles.
Se anche la metropoli californiana dovesse passare alla suite di Google, probabilmente si assisterà  a una migrazione di massa anche di altre realtà  istituzionali.
E Google non può che sorridere.


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