MP3 e cellulari mettono a rischio ludito, rivela studio
Uno studio compiuto dalla Società italiana di endoscopia e radiofrequeza otorinolaringoiatrica ha evidenziato come l'alto volume dei player MP3 e cellulari possano danneggiare l'udito, causare stres, depressione e altri disagi.
Autore: Andrea Sala
L'ascolto continuato di musica ad alto volume può provocare seri danni all'udito e alla salute in generale. E' preoccupato Lino Di Rienzo, presidente della Società italiana di endoscopia e radiofrequenze otorinolaringoiatrica, sopratutto per gli accaniti ultilizzatori di lettori MP3 e cellulari. Nella UE infatti, rivela Di Rienzo, sono circa 10 milioni le persone interessate dal problema, e fino al 10% di essi rischia danni permanenti all'udito. Il fatto più preoccupante è che la patologia, che una volta riguardava gli adulti vittime di traumi sul lavoro o da sparo, oggi sta diventano comune fra giovani e bambini. La causa principale sarebbe da imputarsi alla grande diffusione di lettori MP3 e cellulari, che spesso vengono utilizzati con auricolari o cuffie: "L'impiego di auricolari endoaurali in cuffia o via bluetooth - ha dichiarato Di Rienzo - è in grado di potenziare il danno acustico per la maggiore pressione sonora raggiungibile e portata direttamente vicino alla coclea", parte dell'orecchio interno. Il danno efettivo, poi, dipende dal livello del rumore, dalla durata dell'esposizione e dalla predisposizione di ogni individuo. Ma i rischi sono ancora maggiori: si può arrivare a danni psicologici come stress, tensione, insonnia, nervosismo, o fisici, come mal di testa e problemi di circolazione. Questi stati di malessere possono arrivare dopo "prolungate esposizioni" a fonti sonore ad alto volume, anche dopo alcuni minuti od ore dalla stimolazione. Perchè i ragazzi aumentano a dismisura il volume? Spesso lo fanno per superare i rumori di fondo, ad esempio in città . Senza accorgersene, quindi, mettono "a rischio il proprio udito" senza pensare alle conseguenze, che spesso si manifestano anche dopo anni e sono permanenti.
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