Una donna veronese ha affittato un appartamento a Marina di Grosseto, anticipando la caparra e credendo di aver fatto un affare. Giunta sul posto, però, ha scoperto la truffa: non esisteva nemmeno l'indirizzo dello stabile.
Autore: Andrea Sala
Un appartamento a Marina di Grosseto, vista porto e immerso nella pineta per soli 580 Euro a settimana ad agosto? Un affare da non perdere. Questo è quello che probabilmente ha pensato una donna veronese di 30 anni davanti ad un allettante annuncio scovato sul web. Tanto che l'aspirante vacanziera si è affrettata a versare la caparra di 100 Euro, necessaria per bloccare l'appartamento dal 7 al 15 agosto. Dopo molti contatti con l'inserzionista via email, la donna ha effettuato il bonifico credendo di essersi aggiudicata una rilassante settimana di relax. Quando poi è giunta con tutta la famiglia - marito e figli - nella località turistica, ecco l'amara sorpresa: non solo l'appartamento non esisteva, persino l'indirizzo era completamente inventato. A Marina di Grosseto non esiste una Via Tasso, come si è scoperto. Immediata la denuncia ai Carabinieri che a tempo di record hanno rintracciato il fantasioso inserzionista: l'accusa di truffa ha così colpito un romano di 50 anni.
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