I baroni del porno contro la rete

Il mese prossimo tutti i più grandi nomi dell'industria del porno si incontreranno a una convention per discutere di un annoso problema: la condivisione e il download illegale di film a luci rosse.

Autore: Andrea Sala

Tutti conto la rete. O meglio, tutti contro il download illegale dalla rete.
Dopo major discografiche e gli studios di Hollywood ora è la volta di un settore molto colpito dal peer-to-peer e dalla pirateria: l'industria del porno.
I baroni dei film a luci rosse, infatti, sono stufi di vedere i loro fatturati scendere costantemente a causa di internet. Infatti, se da una parte la rete muove molto denaro proprio grazie all'hard, da un altro punto di vista la stessa internet arreca un notevole danno economico a chi produce tali contenuti: il web con una mano dà  e con l'altra toglie. E toglie molto.
Tanto che i più famosi magnati del porno hanno deciso di riunirsi ad una convention internazionale e discutere sul problema che, a parer loro, sta diventando troppo grave.
Alla conferenza, organizzata per il prossimo ottobre dalla casa di produzione Pink Visual in Arizona, tutti i portavoce del settore si scambieranno opinioni su come contrastare il dilagare della pirateria. Ma non solo, il meeting sarà  anche un'occasione per mostrare ai produttori di film hard le varie tecniche hardware e software per proteggere i loro prodotti.
Le prime idee che sono trapelate, però, fanno leva su altri aspetti: c'è chi suggerisce di rendere pubblici i nomi di chi scarica materiale pornografico da fonti illecite, facendo leva sull'imbarazzo quindi, e c'è chi invoca sanzioni disciplinari esemplari.
D'altronde, fanno notare i magnati del sesso, produrre porno è un mestiere e le aziende del settore pagano le tasse come chiunque altro. Alison Vivas, presidente di Pink Visual, precisa: "In passato la gente era disposta a pagare molto per il porno. Oggi sembra che la maggior parte degli utenti pensi che i contenuti per adulti siano gratuiti". E propone di "rendere pubblici i nomi degli indagati per contraffazione".
Se Vivas propone, Larry Flint agisce: il noto editore di Hustler, infatti, è famoso per il suo pugno di ferro contro i pirati e chi scarica files protetti da diritto d'autore.
Ad oggi gli avvocati di Flint hanno avviato cause legali contro ben 630 "pirati", minacciando di rivelare pubblicamente la natura dei filmati scaricati.
Contro i pirati il porno si dimostra molto poco soft.

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