IBM ha
annunciato lunedì il
distacco dal progetto Harmony di Apache Software Foundation (ASF) per fornire il proprio appoggio allo sviluppo della piattaforma
OpenJDK di Oracle.
La mossa di Big Blue, confermata anche in un
comunicato di Oracle, non è un semplice spostamento di risorse verso un'altra piattaforma, ma un vero e proprio piano a lungo termine per lo
sviluppo di JDK 7 e 8 per i prossimi anni, con la possibilità di
far diventare OpenJDK la piattaforma di riferimento per Java SE.
IBM è arrivata a questa decisione dopo anni di tentativi da parte di ASF di certificare Harmony come una tecnologia indipendente, compatibile con lo standard Java.
Senza IBM, la
strada di Harmony verso la certificazione diventa ancora più
difficile.
Sun e Oracle hanno poi contribuito alle difficoltà di ASF non rilasciando i
TCKs, ossia i test di compatibilità Java, elementi necessari per la certificazione di Harmony. Di fronte a questo
blocco di Sun e Oracle, IBM si è trovata quindi costretta a scegliere una piattaforma Java con maggiori possibilità di sviluppo, piuttosto che rimanere ancorata a
una tecnologia non ufficiale e incompatibile.
IBM avrebbe scelto Oracle per due motivi.
Prima di tutto, la volontà di assumere una
posizione di maggiore controllo manageriale sul progetto di Oracle, cercando di far sviluppare la comunità di OpenJDK, rispettata ma poco influente.
Big Blue è poi intenzionata a iniziare una fase di
ristrutturazione del JPC, il Java Community Process, per renderlo più democratico e trasparente. IBM e Oracle incoraggiavano da tempo una tale riforma dell'organismo ufficiale per lo sviluppo di Java. Secondo alcune dichiarazioni, Il JPC dovrebbe dare
a Oracle nuove responsabilità nello sviluppo di Java SE, come premio per aver portato l'aiuto di IBM.
L'accordo tra IBM e Oracle si è potuto creare anche grazie all'
uscita dalle scene di Sun, per anni concorrente di IBM nella collaborazione con Java. IBM e Oracle dovrebbero avere meno problemi.
In tutta questa operazione rimane da vedere quali saranno le
reazioni di Google alla scelta di IBM. Al momento la casa di Mountain View utilizza Harmony per Android, ma molti stanno cominciando a chiedersi se deciderà di
passare anche lei a OpenJDK o di continuare a sostenere Apache.
Date le immense risorse di Google e la grande diffusione di Android, sembra difficile immaginare un cambiamento di rotta tanto repentino. Molto più
probabile una prova di forza di BigG per contrastare IBM e Oracle, ma tutto è ancora da decidere.