Continuano a essere agitate le acque tra
SAP e HP.
Ray Lane, consigliere di
Hewlett Packard, ha appena risposto a un
articolo del New York Times contenente apprezzamenti poco lusinghieri sulla figura del neoeletto CEO di HP,
Leo Apotheker.
L'articolo, scritto da
Joe Nocera, fa intuire che Apotheker fosse perfettamente a conoscenza del
furto di proprietà intellettuale in atto da SAP nei confronti di Oracle circa l'affare
TomorrowNow.
Lane ha subito risposto al giornalista con una
lunga lettera al Times, portando a difesa del nuovo CEO di HP una lunga valutazione sulle
gravi mancanze di Mark V. Hurd, ex massimo dirigente dell'azienda.
Secondo Lane "
Hurd ha violato la fiducia del Consiglio (di HP) mentendo ripetutamente all'interno di una investigazione sulla sua condotta. Ha violato numerose normative del codice di condotta di HP e ha dimostrato mancanza di integrità e giudizio. Il consiglio ha deciso all'unanimità la sua esplulsione, inclusi i sette direttori selezionati dallo stesso Hurd".
Questi pesanti giudizi non sono una novità per Hurd, già bersagliato, nei mesi passati, da una
lunga serie di accuse che hanno portato all'espulsione a cui fa riferimento Lane.
Hurd era stato accusato di
molestie ai danni di una sua collaboratrice e di aver
gonfiato i propri conti spesa.
Scagionato dalla prima accusa, è però caduto sotto la seconda, con il relativo licenziamento.
Lane, nella sua lettera, paragona i due uomini d'affari per evidenziare la superiorità morale di Apotheker rispetto a Hurd. Non potendo difendere il suo CEO senza prove certe (essendo il contenzioso ancora in atto), Lane ha scelto quindi una
linea più dialettica, puntando su chi ha sbagliato meno.
In questa vicenda, ognuno sembra voler portare acqua al proprio mulino, mentre l'unica sicurezza rimangono le
continue tensioni tra HP e SAP in questo periodo di passaggio.