Cassazione, autovelox senza limiti di collocazione

Una sentenza della Cassazione ha conferito agli organi di polizia la possibilità  di collocare gli autovelox in qualunque punto della strada. E senza l'obbligo di segnalazione agli automobilisti nel caso siano gli stessi vigili a utilizzare l'apparecchiatura.

Autore: Andrea Sala

La Cassazione delibera in materia di autovelox. Le tanto odiate macchine che misurano la velocità  delle auto - e causano multe salate - hanno incassato un'importante vittoria. E con loro gli organi di polizia che le gestiscono.
Secondo la sentenza emanata martedì dalla Cassazione, la n° 21091/10, gli autovelox ora potranno essere installati più liberamente da vigili e polizia: gli apparecchi potranno essere collocati in qualunque punto di qualsiasi strada. Il tutto senza tenere in considerazione i decreti prefettizi che individuavano delle aree apposite.
La decisione apre un nuovo periodo di "libertà " nell'uso degli autovelox, per la prevenzione dei rischi derivanti dall'eccessiva velocità .

In più non sarà  più obbligatorio per i vigili segnalare la presenza dei misuratori, ma questo solo nel caso in cui siano gli stessi pubblici ufficiali a gestire gli apparecchi in funzione.
La sentenza chiude quindi la questione giudiziaria in materia sollevata dall'automobilista di Stignano (RC) Umberto G., che si era rivolto al Tribunale di Locri contestando una multa per eccesso di velocità : tale infrazione era stata rilevata da un autovelox piazzato su un tratto stradale non compreso nei decreti del prefetto. A un primo momento il Tribunale aveva dato ragione all'uomo. 
La Cassazione però ha ribaltato la situazione: "l'inserimento del tratto stradale in un decreto prefettizio è condizione di legittimità  dell'utilizzo delle sole apparecchiature di rilevamento 'a distanzà delle infrazioni, non anche di quelle 'direttamente gestitè, come nella specie, dagli organi di polizia", si legge nella sentenza.
Con il decreto ora i vigili hanno molta più libertà  d'azione, mentre il malcapitato automobilista calabrese dovrà  pagare multa e spese processuali.

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