Motorola risponde, parte la controdenuncia a Microsoft

Motorola non ci sta e risponde alla querela di Microsoft avanzando una controdenuncia sporta presso le corti del Distretto Sud della Florida e del Distretto occidentale del Wisconsin.

Autore: Redazione Technology

Pochi giorni fa Microsoft aveva sporto denuncia contro Motorola. La risposta della azienda di telefonia non si è fatta attendere: è arrivata, infatti, una controdenuncia nei confronti di Redmond.
L'azione legale di Motorola verte sulla contestazione a Microsoft della violazione di 16 brevetti, utilizzati in Windows, nella la codifica video,  nelle tecnologie di Exchange, Messenger ed Outlook, nel sistema Windows Live e in Xbox 360.
Ma facciamo un passo indietro. Microsoft in un primo momento ha contestato a Motorola, tirando nel mezzo della disputa il sistema operativo Android, la violazione dei brevetti usati in Windows Phone 7. A questa prima accusa se ne è subito aggiunta un'altra, resa pubblica ieri: l'azienda mobile statunitense chiederebbe royalty troppo elevate su brevetti di video codec e tecnologie Wi-Fi usate ad esempio su Xbox 360.  Entrambe le accusa hanno scatenato la reazione di Motorola di cui sopra.
I motivi della controdenuncia avanzata da Motorola sono stati messi nero su bianco in un comunicato rilasciato nelle scorse ore. Nel documento si può leggere chiaramente come Motorola contesti gli stessi brevetti che erano stati nominati poche ore prima dalla stessa Microsoft.
Da queste mosse e contromosse legali emerge chiaramente come l'oggetto del contendere non siano tanto i brevetti violati, quanto il prezzo delle relative licenze.

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