Microsoft ha presentato, presso la
Corte Distrettuale del Western District di Washington, una
denuncia ai danni di Motorola che, a detta del colosso di
Redmond, avanzerebbe
richieste troppo esose per la concessione delle licenze d'uso sui brevetti da essa detenuti.
I brevetti in questione riguardano la
gestione delle reti WLAN e la
decodifica dei file video, che la stessa Microsoft utilizza per integrare le funzionalità della sua
Xbox 360, anche se i portavoce di
Redmond assicurano che
le tecnologie fornite da Motorola non sono indispensabili per il corretto funzionamento della console.
Motorola si è difesa, sostenendo che le due case hanno collaborato per la
definizione di un accordo che avrebbe permesso all'azienda di Ballmer di
sfruttare le tecnologie proprietarie senza violare i brevetti, ma Microsoft, in conclusione, non ha voluto raggiungere l'intesa.

Inoltre, sempre Motorola, sostiene che
i pagamenti da versare debbano essere direttamente proporzionali al costo della console. Anche in questo caso si notano forti divergenze tra le due multinazionali, infatti
Microsoft sostiene che le percentuali sulle licenze andrebbero calcolate sui componenti che permettono la connettività wireless e non sul costo totale del prodotto.
Al momento non c'è stata nessuna risposta ufficiale da parte di Motorola, anche se, secondo alcune fonti, l'azienda statunitense difende fermamente le sue condizioni, definendole
"ragionevoli e non discriminatorie".
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