Conferenza Mondiale di Science for Peace, ecco gli obiettivi

Ha preso il via oggi, giovedì 18 novembre, la Seconda Conferenza Mondiale di Science for Peace: l'associazione di scienziati e premi Nobel che si batte per la pace globale.

Autore: Redazione D.Life

Arriva la Seconda Conferenza Mondiale di Science for Peace.
La Conferenza Mondiale è l'appuntamento annuale di Science for Peace dove Premi Nobel, scienziati e personaggi illustri si sono riuniti per parlare di pace e proporre soluzioni concrete.
L'evento, promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi, si è aperto oggi a Milano (presso l'Università  Bocconi) e terminerà  domani.
Per la pace globale, secondo la Conferenza tenutasi oggi, bisognerebbe intraprendere tre vie. Ridurre gli investimenti militari per aumentare quelli in ricerca, rafforzare il ruolo delle donne e sviluppare il dialogo interreligioso.
Science for Peace, di cui fanno parte 21 Premi Nobel e figure di rilievo internazionale, è nata nel 2009 per volontà  di Veronesi con lo scopo di dare maggior rilievo agli scienziati nella promozione della pace.
Il programma di intervento di Science for Peace si articola nell'azione di quattro gruppi di lavoro incaricati di formulare piani operativi per il raggiungimento degli obiettivi del Movimento (la Diffusione della cultura di pace e la Progressiva riduzione delle spese militari e disarmo nucleare). 

I gruppi hanno composizione e obiettivi specifici e i risultati del loro lavoro sono i seguenti:
1) "Scuola e Università ".  Il gruppo di lavoro è incaricato di stendere della Carta di Science for Peace, un manifesto scientifico che intende aggiornare e rafforzare i propositi della Carta di Siviglia, diffusa nel 1989 dall'UNESCO. Nel precedente documento si dichiarava che la prospettiva della pace era possibile poichà© la guerra non è una necessità  biologica inscritta nella natura umana. A distanza di 21 anni, i dati in possesso della comunità  scientifica confermano la debolezza delle determinazioni puramente genetiche ed etologiche della violenza organizzata e attribuiscono all'evoluzione culturale e all'educazione la responsabilità  di libere scelte a favore della pace. La carta sarà  diffusa nelle scuole e promossa a livello internazionale.
2)  "La scienza al servizio della pace nelle regioni della Terra". Creazione e attivazione di una task force medica itinerante "Together for Peace", per fare formazione in ambito oncologico nelle regioni colpite da conflitti o in stato di grave necessità . "Together for Peace" si rivolge a medici di aree particolarmente disagiate, prevedendo borse di studio per la formazione di specialisti e fasi di training in loco e in Italia.  
3) "L'Unione Europea: gestione delle crisi e prevenzione dei conflitti".  Analisi degli strumenti e delle capacità  dell'Unione Europea nella gestione delle crisi e nella prevenzione dei conflitti attraverso uno studio condotto dall'Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma. La ricerca analizzerà  gli sviluppi recenti e gli scenari futuri del modello di sicurezza dell'UE, che è basato su un approccio che va dalla prevenzione delle crisi alla ricostruzione post-conflitto. Lo studio avanzerà  una serie di proposte per un coordinamento più stretto tra le diverse componenti – politica e diplomatica, militare e civile - dell'azione dell'Unione Europea per la promozione della pace e della stabilità .
4) "Banche e Società  Civile". Il comitato relativo a questo gruppo di lavoro è impegnato nella stesura di un codice di responsabilità  del settore bancario per aumentare la trasparenza nei confronti del finanziamento all'industria delle armi. Successivamente il codice sarà  diffuso a livello nazionale ed europeo e verranno attivati i conseguenti meccanismi di controllo.

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