Dal 1 gennaio 2011 il Decreto Pisano che bloccava lo sviluppo del Wi-Fi libero nei luoghi pubblici è stato abrogato con il Decreto Milleproroghe.
Autore: Andrea Sala
Dal 1 gennaio 2011 il Decreto Pisanu non esiste più, finalmente. Il principale ostacolo burocratico che impediva la diffusione del Wi-Fi libero nel nostro paese, infatti, è stato abrogato definitivamente dal Decreto Milleproroghe recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri. La pubblicazione del Decreto stesso sulla Gazzetta Ufficiale rende più liberi tutti quegli esercizi pubblici che intendono offrire la connessione Wi-Fi ai propri clienti: così come nel resto del mondo, quindi, anche i bar, le caffetterie, gli alberghi o ristoranti italiani potranno fornire connettività wireless gratuita senza la necessità , introdotta dal Decreto Pisanu nel 2005, di registrare le generalità di ogni utente. Gli unici che dovranno richiedere una licenza apposita al Questore, ma solo fino a dicembre 2011, sono gli Internet Point. La misura introdotta dall'allora Ministro Pisanu per contrastare il terrorismo, di fatto, ha limitato moltissimo lo sviluppo delle attività che girano intorno al web. Ora la creazione di hot-spot pubblici è molto più semplice e immediata: inoltre gli utenti potranno navigare sicuri senza eventuali azioni di "monitoraggio" da parte delle autorità . Le uniche altre normative che potranno tornare a mettere dei paletti al Wi-Fi pubblico entreranno in vigore non appena il disegno di legge 2494, presentato lo scorso 13 dicembre in Senato, verrà approvato. Le nuove leggi, tuttavia, dovrebbero essere più "liberali" e permissive, pur stabilendo nuove regole per l'utilizzo di internet wireless in luoghi pubblici. Visti i tempi burocratici, però, gli italiani potranno godersi il Wi-Fi libero per un po' di tempo. Per fortuna.
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