Dal 1 gennaio 2011 il Decreto Pisanu non esiste più, finalmente. Il principale ostacolo burocratico che
impediva la diffusione del Wi-Fi libero nel nostro paese, infatti, è stato
abrogato definitivamente dal Decreto Milleproroghe recentemente approvato dal
Consiglio dei Ministri.
La pubblicazione del Decreto stesso sulla
Gazzetta Ufficiale rende più liberi tutti quegli esercizi pubblici che intendono
offrire la connessione Wi-Fi ai propri clienti: così come nel resto del mondo, quindi, anche i bar, le caffetterie, gli alberghi o ristoranti italiani potranno fornire
connettività wireless gratuita senza la necessità , introdotta dal
Decreto Pisanu nel 2005, di registrare le generalità di ogni utente.
Gli unici che dovranno richiedere una licenza apposita al Questore, ma solo fino a dicembre 2011, sono gli
Internet Point.
La misura introdotta dall'allora Ministro Pisanu per contrastare il
terrorismo, di fatto, ha limitato moltissimo lo sviluppo delle attività che girano intorno al web.
Ora la creazione di
hot-spot pubblici è molto più semplice e immediata: inoltre gli utenti potranno navigare sicuri senza eventuali azioni di "monitoraggio" da parte delle autorità .
Le uniche altre normative che potranno tornare a mettere dei paletti al Wi-Fi pubblico entreranno in vigore non appena il
disegno di legge 2494, presentato lo scorso
13 dicembre in Senato, verrà approvato.
Le nuove leggi, tuttavia, dovrebbero essere più "liberali" e permissive, pur stabilendo
nuove regole per l'utilizzo di internet wireless in luoghi pubblici.
Visti i tempi burocratici, però, gli italiani potranno godersi il
Wi-Fi libero per un po' di tempo. Per fortuna.
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