La
Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che
Microsoft dovrà versare nelle casse della società canadese
i4i la somma risarcitoria di
290 Milioni di dollari.
La sentenza chiude l'ultimo capitolo di una
vicenda giudiziaria iniziata nel 2007 e che nel 2009 ha costretto la società di
Redmond ad apportare alcune modifiche al funzionamento del proprio programma di videoscrittura
Word.
Al centro della questione legale vi era un
brevetto di proprietà di i4i riguardante le metodologie utilizzate per manipolare struttura e contenuti di un
documento Xml. I rappresentanti di Microsoft, nel corso dell'ultima udienza in tribunale svoltasi nella giornata di ieri, hanno comunque dichiarato: "continueremo a batterci affinchà© vengano apportate delle modifiche all'attuale legislazione che possano prevenire l'abuso del sistema dei brevetti e proteggere gli inventori che fanno davvero innovazione".
"La Corte ha mantenuto lo status quo", ha dichiarato
Steve Chang, un avvocato di
Washington DC con
Banner & Witcoff specializzato in materia di brevetti. Nella prassi corrente, un contraffattore imputato deve dimostrare con prove chiare e convincenti che il brevetto in controversia non è valido. Ma Microsoft e tutte le società che lo avevano sostenuto, tra cui
Apple, Cisco e
Facebook, avevano ribattuto che l'onere della prova dovrebbe invece essere ridotto a "una preponderanza degli elementi di prova".
Loudon Owen, presidente di i4i, ha così affermato: "Siamo molto gratificati e molto soddisfatti della sentenza, è stata presa la giusta decisione".