Un microbiologo ha messo a punto una tecnica consistente nell'utilizzare un batterio non pericoloso per l'uomo e altamente selettivo per ripulire gli affreschi.
Autore: Chiara Bernasconi
I batteri, comunemente conosciuti come portatori di malattie, se "ammaestrati" in maniera opportuna sono in grado di riportare gli affreschi allo splendore originale. Tale insolita scoperta è stata effettuata dal microbiologo Giancarlo Ranalli dell'Università del Molise che ha messo a punto una particolare tecnica consistente nell'utilizzare un batterio non pericoloso per l'uomo e altamente selettivo per ripulire gli affreschi. Il microrganismo impiegato fa parte della famiglia degli Pseudomonas ed è stato usato in gel dapprima in una chiesa di Valencia. La tecnica è stata adottata anche per il Campo Santo di Pisa il cui restauro proseguirà per altri 2 o 3 anni.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.