È
iniziata alcuni giorni a
Doha (Dubai) fa la Conferenza Mondiale sulle Telecomunicazioni Internazionali (
WCIT), un consesso in cui i rappresentanti di
193 Paesi, sotto il patrocinio dell'
ONU, decideranno modifiche al
trattato che regola lo scambio di informazioni nel mondo.
C'è chi ha espresso timori che nel corso della Conferenza si tenterà di imporre maggiori strumenti di
controllo su Internet da parte dei
governi,
Al punto che
Google ha iniziato una
campagna in cui si oppone recisamente alla possibilità che le norme di
libertà della rete vengano modificate in modo più restrittivo.
Anche membri del
Parlamento Europeo hanno di recente assunto una
posizione simile.
Sembra però che la parola definitiva sulla questione la stiano mettendo gli
Stati Uniti.
Terry Kramer , capo della delegaizone statunitense a Doha, ha infatti dichiarato che gli Stati Uniti porranno il
veto a qualunque trattato che a loro giudizio dovesse mettere a rischio la libertà di Internet.
Secondo quanto dichiarato da Kramer in un'intervista, le proposte di alcuni Paesi, in particolare
Russia e
Cina, se approvate aprirebbero la porta a sistemi di
censura governativa di Internet e al controllo degli accessi da parte degli Stati.
Va ricordato che, in quanto
membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU, gli Stati Uniti possono porre il veto su qualunque risoluzione.