È in scena a Dubai la
“World Conference on International Telecommunications” che vede la partecipazione di
193 Paesi decisi a discutere sul
futuro di internet. La kermesse proseguirà
fino al 14 dicembre prossimo.
Il summit ha l’obiettivo di rivedere il
trattato sulle comunicazioni mondiali alla luce della vera e propria rivoluzione portata da internet.
Allo stato attuale, il maggior controllo sulla rete (soprattutto di tipo economico) viene esercitato dagli
Stati Uniti, dove si è sviluppata, attraverso l
’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), una partnership pubblica-privata che risponde al dipartimento del Commercio americano.
La delegazione russa presente a Dubai ha avanzato la proposta di
stabilire il principio in base al quale “gli Stati membri devono avere uguali diritti nell’allocazione internazionale degli indirizzi di Internet e nell’identificazione delle risorse”.
Insieme alla Cina, la Russia chiede un
maggior controllo su ciò che circola online ed entrambe le nazioni aspirano a un modello di Rete ritagliato su confini nazionali.
Hamadoun Touré, segretario generale dell’Itu (International Telecommunication Union), ha così dichiarato: “Internet rimane un privilegio del mondo ricco. L’Itu vuole cambiare questa cosa per garantire investimenti in infrastrutture, per aiutare più gente ad avere accesso a Internet”.
Vi è anche chi, però, come
Google, teme che in questo modo il web possa risultare danneggiato.
Per Touré, tuttavia, “la libertà su Internet non verrà limitata nè posta sotto controllo: nulla può fermare la libertà di espressione oggi e nulla lo farà in questa conferenza. Io non ho mai menzionato alcuna ipotesi di controllo su internet”.
Non resta che attendere i prossimi giorni per scoprire gli esiti di questa importante conferenza.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.