Il padre della Rete Berners-Lee attacca il fenomeno Datagate

Sir Tim Berners-Lee avrebbe accusato i governi mondiali di ipocrisia e, a suo parere, gli effetti del Datagate potrebbero dar vita a gravi conseguenze a livello internazionale.

Autore: redazione social media

Non si placa la polemica in seno al progetto PRISM.
Il padre del Web, Sir Tim Berners-Lee, è intervenuto in merito alla questione poco prima di ritirare il Queen Elizabeth Price per l'ingegneria nel corso di una cerimonia tenutasi a Buckingham Palace.
L’informatico britannico avrebbe accusato i governi mondiali di ipocrisia e, a suo parere, gli effetti del Datagate potrebbero dar vita a gravi conseguenze a livello internazionale.
Nello specifico, per Berners-Lee, l’ipocrisia delle istituzioni che vengono definite democratiche risiederebbe nel fatto che proprio queste ultime criticano i regimi totalitari e la loro censura, ma comunque adotterebbero sistemi per il controllo delle comunicazioni che non sarebbero totalmente trasparenti.
E intanto, Edward Snowden continua a vagare per il Mondo inseguito dai servizi segreti americani che lo vorrebbero nel suo Paese per essere processato.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.