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Il padre della Rete Berners-Lee attacca il fenomeno Datagate

Sir Tim Berners-Lee avrebbe accusato i governi mondiali di ipocrisia e, a suo parere, gli effetti del Datagate potrebbero dar vita a gravi conseguenze a livello internazionale.

Autore: redazione social media

Pubblicato il: 28/06/2013

Non si placa la polemica in seno al progetto PRISM.
Il padre del Web, Sir Tim Berners-Lee, è intervenuto in merito alla questione poco prima di ritirare il Queen Elizabeth Price per l'ingegneria nel corso di una cerimonia tenutasi a Buckingham Palace.
L’informatico britannico avrebbe accusato i governi mondiali di ipocrisia e, a suo parere, gli effetti del Datagate potrebbero dar vita a gravi conseguenze a livello internazionale.
Nello specifico, per Berners-Lee, l’ipocrisia delle istituzioni che vengono definite democratiche risiederebbe nel fatto che proprio queste ultime criticano i regimi totalitari e la loro censura, ma comunque adotterebbero sistemi per il controllo delle comunicazioni che non sarebbero totalmente trasparenti.
E intanto, Edward Snowden continua a vagare per il Mondo inseguito dai servizi segreti americani che lo vorrebbero nel suo Paese per essere processato.

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