Regali di Natale: il 42 per cento li cerca online

Una ricerca Dynatrace rivela come i consumatori siano sempre più aperti all’acquisto multicanale, più di un terzo utilizzerà web e app per il proprio shopping natalizio ma non accetterà di imbattersi in brutte sorprese.

Autore: Redazione BitCity

Dynatrace ha annunciato i risultati di una ricerca dedicata allo shopping natalizio condotta in Europa su 4.548 proprietari di smartphone e tablet, analizzando le loro attitudini e propensioni in vista degli acquisti per le prossime festività. Dalla ricerca emerge che: 

Lo shopping web e mobile è sempre più diffuso e ormai imprescindibile Il 42% degli acquirenti europei dichiara che effettuerà la maggior parte dei propri acquisti online; Un  ulteriore 33% utilizzerà più canali di acquisto unendo mobile, online e acquisti in-store.
I dati sono ancora più rilevanti nel mercato USA dove, nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni, il 52% degli intervistati effettuerà molti più acquisti tramite i dispositivi che direttamente nei negozi. Il confronto online è parte integrante del processo di acquisto La propensione dei consumatori a confrontare prezzi e caratteristiche dei prodotti attraverso il web è molto alta. In Europa dichiara di farlo oltre la metà degli acquirenti (58%), che tramite smartphone o tablet compara i prezzi, scarica coupon e leggere recensioni, anche mentre sta effettuando gli acquisti in un normale negozio. 
Tra i giovani questo comportamento è ancora più marcato e dimostra come il trend sia destinato a crescere nei prossimi anni. Basti pensare che in UK il 64% dei giovani tra i 16 e i 34 anni utilizza il proprio smartphone per decidere se e cosa acquistare quando è in un negozio, mentre solo il 36% degli inglesi tra i 55 e i 64 anni fa questa scelta . Dal negozio al web e viceversa, ecco come lo shopping si fa maturo Scegliere in negozio per poi acquistare online; anche questo trend è in crescita. Il 60% dei consumatori ha detto che molto probabilmente cercherà nei negozi i prodotti che poi acquisterà online. Una percentuale che anche in questo caso sale rapidamente se si guarda ai consumatori più giovani ( 65% in UK nella fascia di età 25-44). I consumatori hanno sempre meno pazienza e non aspettano se il sito web l l’app sono troppo lente Il 35% degli intervistati dichiara che abbandonerebbe la procedura di acquisto tramite mobile se il processo si dimostrasse lento e sceglierebbe in alternativa un’altra modalità nel caso debba aspettare più di tre secondi prima che la pagina venga caricata, percentuale che sale al 46% per i consumatori statunitensi. Prestazioni mobile scadenti danneggiano la reputazione del rivenditore Il 42% degli acquirenti dichiara che se riscontrerà prestazioni scadenti sul sito per gli acquisti o sull’app mobile,  si lamenterà pubblicamente sui social media o lascerà una recensione negativa sull’app store. Più critici si dimostrano in particolare i francesi (61%) seguiti da inglesi (37%) e tedeschi (33%). La ricerca ha anche analizzato attraverso quali strumenti i consumatori preferiscano effettuare il proprio online shopping, rilevando che: 

In Europa vincono i siti web per mobile ma le app trionfano negli Stati Uniti e tra i più giovani il 39% degli intervistati in Francia e Inghilterra preferisce utilizzare le applicazioni per mobile piuttosto che i siti . Negli Stati Uniti, invece, la maggior parte dei consumatori sceglie le applicazioni mobile (56%). In Germania l’adozione delle app è nettamente inferiore e solo il 16% degli acquirenti intervistati le preferisce ai siti per mobile. Anche in questo caso, le abitudini potrebbero cambiare rapidamente. Il 56% degli intervistati del Regno Unito di età compresa tra 16-24 sceglie le applicazioni piuttosto che i siti mobile, allineandosi con i dati del mercato US.
Anche tra gli altri giovani europei il trend è più elevato: scelgono le app il 33% dei tedeschi di età compresa tra 18-29 e il 43% dei francesi di età compresa tra 18-24. Interessante notare come le indicazioni di preferenza differiscano anche in base a dove risiedono i consumatori, ad esempio a Londra, in città, l’inclinazione verso le app è molto più alta che nel resto del paese (48%).

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