Palmer Luckey da laddio a Facebook

Il giovanissimo fondatore di Oculus VR, Palmer Luckey, ha lasciato Facebook. Non è chiaro se la decisione sia stata volontaria o se invece sia arrivata dall'alto.

Autore: redazione social media

Palmer Luckey, il giovanissimo fondatore di Oculus VR, ha lasciato Facebook.
Ricordiamo che, dopo l'acquisizione di Oculus da parte di Facebook per 2 miliardi di dollari, Luckey era entrato a far parte, insieme alla sua azienda, del colosso di Mark Zuckerberg.
Gli ultimi mesi, tuttavia, non sono stati dei migliori per il 24enne, che si è trovato ad affrontare due problemi piuttosto complicati che potrebbero non essere piaciuti ai vertici di Facebook.
Il primo ha riguardato la causa legale intentata da ZeniMax Media, che ha accusato Luckey e Oculus VR di aver violato alcuni brevetti per la creazione del visore per la realtà virtuale. In quell'occasione, nonostante la testimonianza di Zuckerberg in persona in tribunale, Facebook è stata condannata ad un risarcimento di 500 milioni di dollari.  
Il secondo problema, che ha visto Palmer Luckey protagonista, ha riguardato le polemiche suscitate in seguito alla scoperta che il fondatore di Oculus, in segreto, avrebbe finanziato una campagna a favore del Presidente Donald Trump.
Dopo un'iniziale smentita, Luckey è poi stato costretto ad ammettere di aver finanziato Nimble America, organizzazione che diffondeva le idee di Trump sfruttando i mezzi di comunicazione del web. Dopo questi episodi, il giovane è letteralmente scomparso dalla scena pubblica.
Quello che non è chiaro è se la decisione di lasciare Facebook sia stata volontaria o se invece sia arrivata dall'alto.


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