LAntitrust investe la procura per linganno delle guide commerciali su Internet

L'Autorità  Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato alla Procura della Repubblica di Roma la documentazione relativa ai messaggi ingannevoli di alcune società , residenti all'estero, che dichiarano di offrire spazio gratuito su internet ma invece lo fanno pagare caro.

Autore: Giulio De Angelis

Secondo l'Antitrust si tratta di comunicazioni ingannevoli in quanto chi le riceve viene infatti indotto dai caratteri poco chiari a sottoscrivere un modulo, che sembra finalizzato all'inserimento gratuito del nome della propria azienda nelle guide che si consultano su internet e ottenere così una grande visibilità  e pubblicità  sul web. In realtà  quello che si sottoscrive è un costoso contratto di inserimento nella guida stessa: questo sistema ha fatto pervenire a centinaia d'imprenditori e d'istituzioni pubbliche richieste di pagamento pari mediamente a circa 1000 euro.
L'Autorità ha quindi inviato ai Pm di Roma tutta la documentazione raccolta relativa alle società  che sono state ripetutamente condannate per pubblicità  ingannevole e per inottemperanza alle decisioni dell'Autorità  stessa. L'Antitrust inoltre invita i destinatari delle richieste di pagamento di presentare formale querela, sottolineando che la comunicazione ingannevole può rappresentare motivo di invalidità  del contratto. Infine l'Antitrust invita gli imprenditori e le istituzioni pubbliche a far attenzione nel caso in cui ricevessero comunicazioni per l'inserimento di dati su guide internet e di leggere attentamente i moduli prima di sottoscriverli.

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