Il keynote di Phil McKinney, Vice President e Chief Technology Officer di HP, all'evento "Connecting your World" è stato molto interessante per la visione del futuro di HP sul versante della tecnologia. Durante il suo intervento mcKinney ha fornito anche una roadmap con delle previsioni su quello che potrebbe accadere nei prossimi decenni. Tra le tappe fondamentali per il 2015, per esempio, è prevista la crescita della collaborazione virtuale, spinta dalla globalizzazione. Per il 2020, invece è prevista la diffusione di comunità
"second life" con ambienti virtuali personalizzabili, altamente utilizzabili e preferiti per costruire comunità e interagire anche per affari.
Per il 2025, invece, è prevista la pervasività della rete, con collegamenti che permettono a tutti di reagire in tempo reale con chiunque, e abilitare interazioni fra persone e macchine (ma anche tra macchine e macchine). Tra il 2025 e il 2030 la visione prevede che le comunità virtuali possano assumere uno stato legale, riconosciute cioè come entità separate dal mondo fisico con le rispettive leggi, diritti e privacy. La capacità di interagire con la rete usando come interfaccia la voce e i gesti sono previsti per una data poco anteriore al 2030.
McKinney ha fatto anche una dimostazione, ovviamente virtuale, di un possibile scenario futuro della business communication e della collaborazione, con alcuni prototipi di device.
L'idea alla base di questi concetti sono la necessità di virtualizzare la collaborazione, legata alla sempre crescente globalizzazione, elemento ottenibile grazie alla diffusione di capacità di connessione molto ampie e disponibili ovunque.
Il primo prototipo esposto era un "Wearable Data Manager".In pratica
un anello che può essere utilizzato come personal data manager, in grado di portare il profilo digitale dell'utente ovunque. Questo anello inoltre reagisce ai movimenti e può essere usato per funzioni di controllo.
[tit:I device]
Uno dei principi è che i contenuti
diventeranno dinamici e accessibili attraverso qualsiasi tipo di dispositivo e ovunque.
Una "visione" particolarmente interessante è quella della
stampante 3D, in grado cioè di realizzare delle riproduzione tridimensionali di oggetti. In pratica permette di "stampare" oggetti
strato dopo strato e abilita nuove modalità di progettazione. In questo modo, infatti, i team di progetto sparsi in tutto il mondo potranno collaborare a un progetto in tempo reale da remoto. Un altro esempio di applicazione di questa stampante 3D è quello della realizzazione di un mockup dell'oggetto che si intende acquistare prima del pagamento.
Un altro prototipo riguarda una superficie di lavoro interattiva che raccoglie i dati dal Wearable Data Manager. In realtà secondo HP in futuro ogni superficie potrà diventare uno spazio di lavoro interattivo, dove l'utente può visualizzare le informazioni e interagire con esse, così come interagire con altri utenti.
Tra i prototipi c'è anche un palmare che consente diverse attività e può funzionare come telecomando e molto altro.