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Il futuro secondo HP

Durante l'evento "Connecting your World" HP ha anche fornito una visione del futuro sul versante di tecnologie e nuovi approcci alla business communication e alla collaborazione.

Autore: Francesco Ferrari

Pubblicato il: 29/07/2008

Il keynote di Phil McKinney, Vice President e Chief Technology Officer di HP, all'evento "Connecting your World" è stato molto interessante per la visione del futuro di HP sul versante della tecnologia. Durante il suo intervento mcKinney ha fornito anche una roadmap con delle previsioni su quello che potrebbe accadere nei prossimi decenni. Tra le tappe fondamentali per il 2015, per esempio, è prevista la crescita della collaborazione virtuale, spinta dalla globalizzazione. Per il 2020, invece è prevista la diffusione di comunità  "second life" con ambienti virtuali personalizzabili, altamente utilizzabili e preferiti per costruire comunità  e interagire anche per affari.

Per il 2025, invece, è prevista la pervasività  della rete, con collegamenti che permettono a tutti di reagire in tempo reale con chiunque, e abilitare interazioni fra persone e macchine (ma anche tra macchine e macchine). Tra il 2025 e il 2030 la visione prevede che le comunità  virtuali possano assumere uno stato legale, riconosciute cioè come entità  separate dal mondo fisico con le rispettive leggi, diritti e privacy. La capacità  di interagire con la rete usando come interfaccia la voce e i gesti sono previsti per una data poco anteriore al 2030.

il-futuro-secondo-hp-3.jpgMcKinney ha fatto anche una dimostazione, ovviamente virtuale, di un possibile scenario futuro della business communication e della collaborazione, con alcuni prototipi di device.

L'idea alla base di questi concetti sono la necessità  di virtualizzare la collaborazione, legata alla sempre crescente globalizzazione, elemento ottenibile grazie alla diffusione di capacità  di connessione molto ampie e disponibili ovunque.

Il primo prototipo esposto era un "Wearable Data Manager".
In pratica un anello che può essere utilizzato come personal data manager, in grado di portare il profilo digitale dell'utente ovunque. Questo anello inoltre reagisce ai movimenti e può essere usato per funzioni di controllo.

[tit:I device]
Uno dei principi è che i contenuti diventeranno dinamici e accessibili attraverso qualsiasi tipo di dispositivo e ovunque.

Una "visione" particolarmente interessante è quella della stampante 3D, in grado cioè di realizzare delle riproduzione tridimensionali di oggetti. In pratica permette di "stampare" oggetti strato dopo strato e abilita nuove modalità  di progettazione. In questo modo, infatti, i team di progetto sparsi in tutto il mondo potranno collaborare a un progetto in tempo reale da remoto. Un altro esempio di applicazione di questa stampante 3D è quello della realizzazione di un mockup dell'oggetto che si intende acquistare prima del pagamento.

                  il-futuro-secondo-hp-1.jpg

                         il-futuro-secondo-hp-2.jpg
Un altro prototipo riguarda una superficie di lavoro interattiva che raccoglie i dati dal Wearable Data Manager. In realtà  secondo HP in futuro ogni superficie potrà  diventare uno spazio di lavoro interattivo, dove l'utente può visualizzare le informazioni e interagire con esse, così come interagire con altri utenti. 
                    
        
                                     il-futuro-secondo-hp-4.jpg
Tra i prototipi c'è anche un palmare che consente diverse attività  e può funzionare come telecomando e molto altro.

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