La componente di networking rappresenta circa un quarto dell'intero consumo energetico dell'infrastruttura IT, ed entro il 2015 tale valore crescerà di cinque volte. Diventa quindi molto importante intervenire per ridurre in modo significativo i costi operativi per creare sistemi di switching and routing potenti e ad alta densità , cercando di giocare un ruolo centrale nello sforzo verso una maggiore efficienza energetica a livello globale.
[tit:Giocare un ruolo di primo piano]
"Le implicazi
oni di una continua pressione sull'utilizzo delle fonti di energia non rinnovabili non possono più essere ignorate, sostiene
Eugenio Libraro, Vice President Sales, Juniper Networks Italia. Sono molte le tecnologie che possono aiutare a ridurre l'impatto ambientale, ma rimanendo nell'ambito dell'offerta di Juniper Networks, i router formano la base dell'infrastruttura di Internet e delle telecomunicazioni, e la capillarità della loro presenza li rende particolarmente importanti in termini di impatto ambientale. Per le aziende del settore networking non basta essere il facilitatore di una globalizzazione sempre più rapida, ma è necessario avere anche un ruolo centrale nello sforzo verso una maggiore efficienza energetica a livello globale. I router più moderni sono in grado di consumare il 30% in meno di energia e di richiedere il 30% in meno di raffreddamento rispetto alle generazioni precedenti. Inoltre, attraverso un riutilizzo intelligente degli chassis e delle schede, è possibile ridurre la quantità di rifiuti, con un importante vantaggio ambientale ed economico".
"Gli IT Manager sono sempre più attenti alle iniziative 'Green', commenta
Paolo Lossa, Area Area Director per l'Italia, la Grecia e i paesi del bacino del Mediterraneo, Foundry Networks; tuttavia non basta essere ecologici, è opportuno attivarsi anche per ridurre significativamente i costi operativi per creare sistemi di switching and routing potenti e ad alta densità , che consentano maggiore efficienza. Le aziende hanno sempre meno spazio fisico, capacità di rete ed energia a causa della forte crescita di applicazioni business-critical. Molte di queste richiedono robuste tecnologie di disaster recovery per tutelarsi, e le nuove tecnologie di server utilizzate per rispondere alla crescita delle applicazioni richiedono molto di più rispetto a quanto le attuali infrastrutture di data center possano offrire. Per questo è importante un approccio completo che integri lo switching, il routing e l'application delivery per rispondere alle sfide di prestazioni, virtualizzazione, convergenza ed efficienza".
[tit:Un'attenzione crescente]
"L'aumento della sensibilità verso i consumi energetici ha portato a sviluppare nuove tecnologie che potranno ridurre la potenza elettrica dei
sistemi incrementando nel contempo la velocità trasmissiva, sostiene
Alberto Zucchinali, Responsabile Tecnico di Siemon. Le soluzioni Siemon in Categoria 7A estendono il ciclo di vita atteso del cablaggio a un minimo di 15 anni, riducendo quindi l'impatto dovuto alla sostituzione di materiali non conformi. La caratteristica unica di tali soluzioni di implementare più applicazioni contemporaneamente sullo stesso cavo riduce la quantità di materiali in gioco, la struttura completamente schermata permetterebbe di ridurre il consumo degli apparati fino al 22% grazie alla possibile eliminazione del DSP (Digital Signal Processing) nelle nuove tecnologie a 10 Gigabit/s su rame, dove l'adozione di soluzioni schermate annulla le problematiche di Alien Crosstalk (diafonia esterna) mantenendo limitato il diametro dei cavi rispetto a equivalenti soluzioni UTP. Le soluzioni in fibra, pur presentando un costo complessivo ancora elevato, minimizzano gli spazi installativi, riducono la potenza dei sistemi e migliorano la circolazione del flusso di condizionamento".
"I principali player del mercato IT hanno dimostrato nell'ultimo anno una maggiore attenzione verso le tematiche ambientali, dichiara
Claudio Crovi, Country Manager di D-Link Mediterraneo, ma un contributo significativo può essere dato proprio dal networking. àˆ stato calcolato che esso costituisce circa un quarto dell'intero consumo energetico dell'infrastruttura IT, entro il 2015 si prevede un incremento 5 volte superiore all'attuale. La tecnologia Green Ethernet dimostra che basta un po' di attenzione in più per essere ecologicamente efficienti ed ottenere risultati tangibili".
"Molti link Ethernet sono inattivi per la maggior parte del tempo, afferma
Andrea, Rizzi Country Manager 3Com. Per questo è importante a nostro parere trovare un metodo veloce per adeguare l'ampiezza di un link a seconda del traffico effettivo in modo da risparmiare notevoli quantità di energia. Il sistema definito Rapid PHY Selection (RPS), supportato da entrambe le terminazioni di un link, ha proprio lo scopo di ridurne l'ampiezza nel momento in cui questo non viene utilizzato completamente: ad esempio, se l'utilizzo di un link di 1Gb/s è inferiore al 10%, la capacità del link sarà ridotta a 100
Mb/s e poi riportato a 1Gb/s nel momento in cui l'utilizzo dovesse aumentare nuovamente".
"Spesso si tratta di semplici azioni e dell'uso di dispositivi alimentati a corrente elettrica, sottolinea
Roberto Pozzi, Regional Director Southern Europe di Extreme Networks che, se vengono ripetuti costantemente, generano un impatto in grado di fare la differenza nel risparmio energetico e consentono alle aziende un risparmio significativo anche sui costi operativi legati al mantenimento.
[tit:Comunicazione unificata e collaboration]
"Riteniamo che le tecnologie di comunicazione unificata e collaboration possano dare il più importante contributo, spiega
Enrico Deluchi, Green Ambassador Cisco per l'Italia e Managing Director MercatoEnterprise di Cisco Italy, perchà© aiutano a rendere disponibili le proprie risorse a dipnedenti, partner, clienti ovunque, e di evitare spostamenti grazie a strumenti che permettono scambi efficaci quanto quelli "di persona". Un secondo ambito è l'efficienza dei Data Center, che generano la gran parte dei consumi energetici nelle aziende; sono importanti però anche soluzioni in apparenza semplici, quali i dispositivi che nei laboratori spengono automaticamente le apparecchiature inattive: il loro uso ha ridotto del 40% i consumi energetici dei laboratori Cisco. Un terzo esempio lo troviamo nel cosiddetto Intelligent Building , ove l'uso esteso delle tecnologie di rete permette di controllare e comandare le funzioni di illuminazione, condizionamento, sicurezza".
"La tecnologia è l'anima di Nortel, afferma
Piervincenzo Nardese, Enterprise Account Manager di Nortel, e siamo una dimostrazione concreta noi per primi di come utilizzando le nostre soluzioni ICT per la comunicazione si possa trarre grande vantaggio. Le nostre soluzioni di Teleconference di qualità hanno abbattuto i viaggi dei dipendenti e anche quelli del management. Le soluzioni Unified Communications di Nortel inoltre consentono di essere raggiungibili in qualunque luogo in tutte le modalità possibbili esattamente come si fosse alla propria scrivania, e con tutti gli strumenti aziendali di collaborazione a piena disposizione. Ecco perchà© Nortel ha già un 10% di telelavoratori full-time e ben l'85% è attrezzato per lavorare appieno da remoto, con un impatto forte sulla riduzione delle emissioni".
"Le tecnologie di teleconferenza, al cuore dell'offerta societaria, interviene
Gino Foppiano, Sales Director, Premiere Global Services Italia, rappresentano una delle principali strade per ridurre l'impatto ambientale delle aziende. Infatti, ricorrendo a piattaforme di questo tipo, si abbattono il numero e la frequ
enza degli spostamenti del personale, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2". "Sicuramente il consolidamento dei server è uno dei settori più promettenti in termini di riduzione dei consumi, ma anche una buona gestione del proprio equipaggiamento IT
, chiude la rassegna
Michele Dalmazzoni, Country Manager Tanberg. Prevedere e programmare lo spegnimento o la modalità stand-by di dispositivi inutilizzati e l'implementazione di appliance che soddisfano le specifiche RoHS e WEEE sono anch'essi accorgimenti utili."