TRON: Legacy, quando lepica incontra lera del 3D digitale

TRON: Legacy sta per arrivare nelle sale italiane e nella preview milanese della pellicola abbiamo potuto vederlo in anteprima. Punti di forza: atmosfere epiche ed evocative, colonna sonora strepitosa e scenari digitali mozzafiato in 3D.

Autore: Andrea Sala

Nell'anteprima italiana di TRON: Legacy - sequel di quel TRON del 1982 che diventò subito film di culto grazie all'innovativo uso dei primi effetti speciali - le atmosfere epiche e digitali sono l'aspetto che più colpisce lo spettatore.



Se a delle ambientazioni futuristiche mozzafiato uniamo la visualizzazione in 3D ecco che l'esperienza diventa davvero spettacolare.
Una volta preso posto e inforcati i necessari quanto scomodi occhiali polarizzati, il film prende letteralmente possesso dello spettatore. Durante le due ore scarse di proiezione il pubblico - ed è raro - è stato letteralmente rapito dalle scene, tanto da osservare gli avvenimenti in religioso silenzio.

Le vicende di TRON: Legacy cominciano negli anni '80, richiamando l'ultima sera in cui Kevin Flynn, visionario pioniere digitale della rete, saluta il figlio Sam prima di tornare ai suoi esperimenti.
Da quel momento l'azione è imperniata proprio sul ragazzo, ma dopo due decine d'anni. Non vogliamo svelarvi la trama e rovinarvi il piacere, quindi sposteremo l'attenzione su altri aspetti della pellicola che non riguardano la storia.

Il film è godibilissimo e, come per il primo episodio, si sprecano effetti speciali e vedute mozzafiato di paesaggi virtuali. Il 3D, sebbene l'effetto sia presente solo in alcune parti del film, aumenta l'esperienza del pubblico e ci trascina all'interno dei futuristici scenari che via via si susseguono sullo schermo.
Merita una lode speciale la stupenda colonna sonora, ovviamente realizzata con sintetizzatori e strumenti digitali, ad opera del duo francese Daft Punk: i suoni ricordano molto le atmosfere evocate da Vangelis, ad esempio, in Blade Runner e si sposano perfettamente nei vari momenti del film.

La computer graphic la fa da padrone, a discapito forse dei dialoghi fra i personaggi: spesso, infatti, le frasi suonano un po' forzare e banali. Probabilmente conta molto anche la traduzione, ma ogni tanto il protagonista, Sam Flynn, sembra un cow-boy che ha appena sconfitto i ladri di cavalli.
Fortunatamente lo spettatore è trascinato dentro le immagini e non fa caso a queste "inezie" e altre scelte sceniche non proprio azzeccate. Jeff Bridges in versione cattivo muscoloso è poco credibile, così come lo stesso attore in versione invecchiata e barbuta non puo' non ricordare (troppo) il suo precedente ruolo di "Drugo" Lebowski ne "Il Grande Lebowski".
Attrice femminile di "impatto" è Olivia Wilde, già  vista in Dottor House - interpretava la bella "tredici" - e in The O.C., attrice che colpisce subito per il suo sguardo magnetico. Sguardo adeguatamente sottolineato da un make-up davvero "furbo".

Gli elementi per il successo di TRON: Legacy ci sono tutti: azione, sentimenti ed effetti speciali - conditi dalla tridimensionalità  che dà  quel tocco in più alle scene - lo rendono perfetto per tutti gli appassionati di fantascienza e del genere letterario Cyberpunk
Ovviamente chi ha visto il primo TRON negli anni '80 non potrà  lasciarsi sfuggire la pellicola dell'esordiente Joseph Kosinski. Sopratutto perchà© il regista ha ricevuto l'aiuto di Steven Lisberger, ossia colui che ha diretto il primo film di quasi trent'anni fa.
Il tema sarà  anche datato, ma il fascino della storia resta intatto e ben si sposa con l'importantissimo ruolo che il web (o The Grid, se preferite) riveste nella realtà  dei nostri tempi.
TRON: Legacy uscirà  nelle sale il prossimo 29 dicembre in 3D, mentre per la versione classica in 2D bisognerà  attendere il 5 gennaio 2011.

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