Nell'anteprima italiana di
TRON: Legacy - sequel di quel
TRON del
1982 che diventò subito film di culto grazie all'innovativo uso dei primi effetti speciali - le
atmosfere epiche e digitali sono l'aspetto che più colpisce lo spettatore.
Se a delle
ambientazioni futuristiche mozzafiato uniamo la visualizzazione in
3D ecco che l'esperienza diventa davvero
spettacolare .
Una volta preso posto e inforcati i necessari quanto scomodi
occhiali polarizzati , il film prende letteralmente possesso dello spettatore. Durante le due ore scarse di proiezione il pubblico - ed è raro - è stato letteralmente
rapito dalle scene , tanto da osservare gli avvenimenti in religioso silenzio.
Le vicende di TRON: Legacy cominciano negli
anni '80 , richiamando l'ultima sera in cui
Kevin Flynn , visionario pioniere digitale della rete, saluta il figlio
Sam prima di tornare ai suoi esperimenti.
Da quel momento
l'azione è imperniata proprio sul ragazzo , ma dopo due decine d'anni. Non vogliamo svelarvi la trama e rovinarvi il piacere, quindi sposteremo l'attenzione su altri aspetti della pellicola che non riguardano la storia.
Il film è godibilissimo e, come per il primo episodio,
si sprecano effetti speciali e vedute mozzafiato di paesaggi virtuali . Il 3D, sebbene l'effetto sia
presente solo in alcune parti del film , aumenta l'esperienza del pubblico e ci trascina all'interno dei futuristici scenari che via via si susseguono sullo schermo.
Merita una lode speciale la
stupenda colonna sonora , ovviamente realizzata con sintetizzatori e strumenti digitali, ad opera del duo francese
Daft Punk : i suoni ricordano molto le atmosfere evocate da
Vangelis , ad esempio, in
Blade Runner e si sposano perfettamente nei vari momenti del film.
La
computer graphic la fa da padrone, a discapito forse dei dialoghi fra i personaggi: spesso, infatti, le frasi suonano un po' forzare e banali. Probabilmente conta molto anche la traduzione, ma ogni tanto il protagonista,
Sam Flynn , sembra un cow-boy che ha appena sconfitto i ladri di cavalli.
Fortunatamente
lo spettatore è trascinato dentro le immagini e non fa caso a queste "inezie" e altre scelte sceniche non proprio azzeccate.
Jeff Bridges in versione cattivo muscoloso è poco credibile, così come lo stesso attore in versione invecchiata e barbuta non puo' non ricordare (troppo) il suo precedente ruolo di
"Drugo" Lebowski ne "Il Grande Lebowski".
Attrice femminile di "impatto" è
Olivia Wilde , già vista in
Dottor House - interpretava la bella "tredici" - e in
The O.C ., attrice che colpisce subito per il suo
sguardo magnetico . Sguardo adeguatamente sottolineato da un make-up davvero "furbo".
Gli elementi per il
successo di TRON: Legacy ci sono tutti:
azione, sentimenti ed effetti speciali - conditi dalla tridimensionalità che dà quel tocco in più alle scene - lo rendono perfetto per tutti gli appassionati di
fantascienza e del genere letterario
Cyberpunk .
Ovviamente chi ha visto il primo TRON negli anni '80 non potrà lasciarsi sfuggire la pellicola dell'esordiente
Joseph Kosinski. Sopratutto perchà© il regista ha ricevuto l'aiuto di
Steven Lisberger , ossia colui che ha diretto il primo film di quasi trent'anni fa.
Il tema sarà anche datato, ma il
fascino della storia resta intatto e ben si sposa con l'importantissimo ruolo che
il web (o
The Grid , se preferite) riveste nella realtà dei nostri tempi.
TRON: Legacy uscirà nelle sale il prossimo
29 dicembre in 3D , mentre per la
versione classica in 2D bisognerà attendere il
5 gennaio 2011 .
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