Linux da tempo tenta l'assalto dei sistemi desktop, con una distribuzione semplice da installare e da utilizzare, la cui popolarità è in lento ma costante crescita. Che sia la volta buona?
[tit:Una distribuzione originale] Per gli affezionati del pinguino, Ubuntu è una versione Linux vagamente atipica, senza molti strumenti di sviluppo e con una "fantasiosa" gestione degli account utente. Nel mondo Linux gli strumenti di sviluppo sono essenziali per installare nuovi programmi a partire dal loro codice sorgente: se però le software house preparano versioni già compilate dei loro applicativi (e sono sempre di più i programmi già disponibili in versione-Ubuntu), difficilmente l'utente medio si troverà a scontrarsi con compilatori, linker e header C.
Per quanto riguarda la gestione degli utenti, in Ubuntu non si parla di utente root, l'onnipotente amministratore dei sistema presente su tutti i sistemi Unix/Linux. Con Ubuntu si lavora sempre e comunque con privilegi di utente standard, e quando si devono compiere operazioni che richiedono privilegi amministrativi, si impersona momentaneamente l'utente amministratore per poi tornare alla normale condizione di lavoro. Anche se è un'idea che fa ancora storcere il naso ai puristi, la semplificazione (specie per chi proviene dal mondo Windows) è notevole.
Tra le altre caratteristiche interessanti di Ubuntu ci sono anche tool per l'installazione automatica dei codec multimediali e la gestione intelligente dei driver - in particolare quelli per le schede video e gli adattatori di rete, punti nevralgici di qualunque moderno PC. La strada su questo versante è però ancora lunga, da sempre Linux si trova a dover "inseguire" Windows e il giorno in cui tutti i driver per Linux saranno scritti e distribuiti comunemente dai produttori di hardware è ancora molto lontano.
Nonostante si tratti di una distribuzione Linux relativamente giovane (le prime versioni risalgono al 1993-1994, Ubuntu nasce nel 2004), Ubuntu primeggia tra i Linux per il desktop. Le alternative ci sono sì e no: se tutte le maggiori distribuzioni possono essere considerate una valida alternativa, i colossi come Fedora, OpenSUSE, Debian e via dicendo non sembrano in grado, per il momento, di assalire il mercato desktop in modo più aggressivo di quanto fatto finora.
L'unica reale alternativa, manco a dirlo, è Windows, quasi-monopolista dei PC da scrivania: la maggior parte dei pacchetti professionali che si usano quotidianamente in tutti gli uffici esistono solo in versione Windows (o tutt'al più Windows e Mac OS), e questo è un fattore di cui non si può non tenere conto.Segnaliamo la presenza anche di una versione server di Ubuntu: al suo interno trovano posto numerosi applicativi con cui realizzare - sempre con poco sforzo - un server aziendale di qualunque genere; da segnalare la possibilità , già in fase di installazione, di impostare il sistema in modo automatico come server LAMP (Linux, Apache, MySQL, PHP), un acronimo che indica comunemente un server web full-optional, con supporto al linguaggio PHP e ai database MySQL.
[tit:I miglioramenti della nuova versione] I miglioramenti di questa versione 7.10 rispetto alla precedente sono essenzialmente da ricercarsi nel migliorato supporto hardware, soprattutto per le stampanti, il supporto per i file PDF, non solo a livello di OpenOffice, l'adozione di Gnome 2.20, un rinnovato tool di gestione per il motore X,Combiz abilitato di default per godere degli effetti grafici 3D.
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