Fractal Design Array Mini ITX NAS

Un case per la realizzazione di sistemi NAS contraddistinto da un design moderno e lineare e da materiali di prima qualità . Questo sistema si propone come alternativa elegante per creare strumenti di archiviazione di rete.

Autore: Daniele Preda

Fractal Design propone un elegante e compatto case per la realizzazione di NAS domestici. Si tratta di un cabinet in alluminio spazzolato, verniciato di colore nero e caratterizzato da un design minimale, che ben si adatta a qualsiasi ambiente, dallo studio di casa al salotto. Il produttore introduce un'idea di NAS che esula dal tradizionale concetto di dispositivo di storage. Il case si propone infatti come infrastruttura flessibile per l'installazione di più unità  disco e per lo sharing dei dati all'interno della rete domestica.
Le finiture sono di ottimo livello, con paratie curate e spigoli smussati. Il frontale del case accoglie unicamente il pulsante di accensione ed è completamente privo di fronzoli. Ciò rende l'Array Mini ITX NAS molto piacevole vedere e facilmente integrabile anche come unità  esposta, al fianco di altri dispositivi multimediali e tecnologici.

[tit:Dettagli]Array Mini ITX NAS ha dimensioni piuttosto contenute, con un frontale da 250x200 mm e una profondità  di 350 mm, a metà  strada tra un barebone compatto e un sistema minitower. Il lato posteriore accoglie la maschera per le uscite relative alla scheda madre e uno slot verticale per schede add-in PCI o PCI Express.
La sezione intermedia è munita di un'ampia fascia traforata per facilitare la fuoriuscita di aria calda, mentre l'alimentatore è installato poco al di sopra. Si tratta di un'unità  da 300 W di tipo SFX, certificata 80 Plus per quanto riguarda l'efficienza energetica e piuttosto silenziosa. I connettori a disposizione sono 7 di tipo Serial Ata, uno di tipo molex, oltre alle due prese ATX 20/24 poli + 4 pin per l'alimentazione ausiliaria della CPU. Pur trattandosi di un alimentatore compatto, destinato a fornire energia a sistemi con richieste piuttosto contenute, dispone di due linee a 12 V a 14/16 A, capaci di erogare ben 216 W.
Ciò consente di installare sistemi piuttosto complessi e un elevato numero di hard disk senza alcuna preoccupazione in termini di stabilità  del sistema.

[tit:Assemblaggio]Una volta rimosso il coperchio superiore, ancorato tramite 6 viti a basso profilo, è possibile accedere al vano interno, che comprende il cestello dei dischi e i punti di fissaggio per la motherboard. àˆ possibile installare unicamente board mini-ITX, un particolare formato che ha dimensioni di 170x170 mm ed è solitamente utilizzato per sistemi embedded, con CPU e controller integrati. àˆ il caso di sistemi basati su processori Via Epia o Intel Atom, piattaforme a basso consumo, munite di controller integrati e porte per l'output via rete e USB. Tali board sono solitamente dotate di uno slot addizionale di tipo PCI o PCI Express, necessario per inserire controller multicanale, per la gestione Raid dei dischi interni. A tale proposito, il case dispone di un'apposita feritoia verticale, indispensabile per il fissaggio della scheda add-in.  
Il raffreddamento del sistema è assicurato da una ventola frontale da 140 mm termoregolata, capace di pescare aria fresca dalle feritoie laterali e indispensabile per evitare il surriscaldamento dei dischi fissi.


[tit:Installare i dischi]Il cestello per i dischi fissi è realizzato in alluminio ed è asportabile rimuovendo due viti per lato. Il box è fissato in posizione rialzata rispetto alla board, in corrispondenza dell'alimentatore, a pochi centimetri dalla ventola anteriore.
I drive vengono fissati verticalmente, l'unica unità  da 2,5" installabile viene invece ancorata sul lato inferiore tramite quattro viti.

àˆ possibile installare fino a 6 hard disk da 3,5" mentre non sono previsti agganci particolari per fissare altrettante unità  da 2,5". Per dischi in formato ridotto e unità  SSD è stato predisposto un solo alloggiamento, sul lato inferiore del cestello dischi. L'installazione dei dischi è semplice e le vibrazioni prodotte dalle unità  sono smorzate da appositi gommini posizionati in corrispondenza di ciascuna vite. Tuttavia il riposizionamento del cestello, una volta riempito di unità , non è proprio semplicissimo, data la mancanza di un sistema di aggancio.
I cavi dell'alimentatore sono particolarmente corti, ideali per alimentare le unità  disco senza doversi preoccupare degli ingombri dei singoli fasci a 12V/5V.

Il box deve essere tenuto a mano, mentre si effettua il fissaggio delle quattro viti esterne al case. Operando in autonomia, senza l'aiuto di qualcuno, questa procedura può essere alquanto scomoda e non proprio semplicissima.

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