Attenzione agli acquisti online: sempre più truffatori imitano DHL

Il settore delle spedizioni è uno dei settori più colpiti dal brand phishing, secondo solo alla tecnologia.

Autore: Redazione BitCity

Check Point Research (CPR) ha pubblicato l’ultimo Brand Phishing Report, condividendo i brand più imitati dai criminali nel tentativo di rubare informazioni personali o credenziali di pagamento per i mesi di luglio, agosto e settembre. Mentre LinkedIn è stato il brand più imitato sia nel primo che nel secondo trimestre del 2022, questa volta è DHL ad aver conquistato il primo posto nel Q322, rappresentando il 22% di tutti i tentativi di phishing a livello mondiale. Microsoft è al secondo posto (16%) e LinkedIn è sceso al terzo, con l'11% delle truffe, rispetto al 52% del primo trimestre e al 45% del secondo. L'aumento di DHL potrebbe essere dovuto in parte a un'importante truffa globale e a un attacco di phishing di cui il gigante della logistica stesso ha dato notizia pochi giorni prima dell'inizio del trimestre. Instagram è apparso nella top 10 per la prima volta, a seguito di una campagna di phishing legata ai badge blue segnalata a settembre. Mentre ci avviamo verso il periodo più intenso dell'anno per il retail, le truffe legate alle spedizioni è possibile che rimangano, poiché gli hacker probabilmente aumenteranno i loro sforzi per approfittare degli acquirenti online. Nel terzo trimestre abbiamo assistito a una drastica riduzione del numero di tentativi di phishing legati a LinkedIn, il che ci ricorda che i criminali informatici cambiano spesso le loro tattiche per aumentare le possibilità di successo. Tuttavia, è ancora il terzo brand più imitato, quindi CPR invita tutti gli utenti a prestare attenzione a qualsiasi e-mail o comunicazione che si spacci per LinkedIn. Ora che DHL è il brand che viene imitato di più, è fondamentale che chiunque si aspetti una consegna, vada direttamente sul sito web ufficiale per controllare i progressi e/o le notifiche. In un attacco di brand phishing, i criminali cercano di imitare il sito web ufficiale di un brand noto utilizzando un nome di dominio o un URL e un design della pagina web simili a quelli del sito autentico. Il link al sito web falso può essere inviato a persone mirate tramite e-mail o messaggi di testo, l'utente può essere reindirizzato durante la navigazione web o può essere attivato da un'app mobile fraudolenta. Il sito web falso, spesso contiene un modulo destinato a rubare le credenziali degli utenti, i dettagli di pagamento o altre informazioni personali. Top phishing brands nel Q3 2022 Di seguito sono riportati i principali brand classificati in base alla loro presenza complessiva nei tentativi di brand phishing: DHL (22% di tutti gli attacchi phishing a livello mondiale) Microsoft (16%) LinkedIn (11%) Google (6%) Netflix (5%) WeTransfer (5%) Walmart (5%) Whatsapp (4%) HSBC (4%) Instagram (3%)

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