Canon apre una nuova era per l’editoria con la rivoluzione del liquid design

Il concetto di liquid design si concretizza quando il libro è declinato in maniera fluida tra canali e formati diversi, collegando fisico e digitale con un approccio integrato, per rispondere prontamente alla trasformazione del panorama editoriale e alle esigenze del pubblico.

Autore: Redazione BitCity

Si chiama libro liquido perché il suo contenuto può cambiare forma a seconda del contenitore in cui viene versato. Una vera e propria rivoluzione, secondo gli esperti che, nell’era della trasformazione digitale, si sta prepotentemente affacciando sul mercato dell’editoria. Una inedita modalità di lettura, che offre la possibilità di sfogliare le pagine, sottolinearle, evidenziarle, modificare le dimensioni e i caratteri del testo, adattandolo allo schermo di qualunque device. E per i moltissimi che non desiderano rinunciare alla versione cartacea, prestando attenzione all’ambiente, sono in arrivo buone notizie. Oltre ai servizi di book on demand e al supporto di soluzioni di packaging realizzate con materiali innovativi e sostenibili, è allo studio del Publishing 2030 Accelerator, gruppo di lavoro nato lo scorso anno da un’idea di Canon e lanciato al Future Book Forum, la costruzione di un’autostrada virtuale, in cui il file del libro viaggia fino al centro di produzione (dotato di tecnologie di stampa digitale) più prossimo al punto vendita, così da ridurre al minimo le distanze di trasporto. Una novità assoluta realizzabile attraverso l’attivazione, a livello globale, di una rete di tipografie specializzate a disposizione di tutti gli editori. Temi cruciali per il futuro del comparto, di cui si è recentemente dibattuto a Poing, in Germania, nel corso del Future Book Forum 2023, il prestigioso evento internazionale organizzato da Canon, giunto alla sua decima edizione, che riunisce editori, stampatori, fornitori di soluzioni e altri stakeholder provenienti da tutta Europa, per esplorare insieme, attraverso presentazioni live, tavole rotonde, casi di successo, esperienze e brain storming, l’universo della lettura e le sue nuove frontiere. "Quando abbiamo lanciato Future Book Forum nel 2014 – sottolinea Jörg Engelstädter, fondatore dell'evento - il nostro intento principale era quello di consentire la collaborazione per guidare il settore dell'editoria verso un futuro di successo. Sono felice di vedere che, dopo 10 anni, continuiamo a realizzare questo obiettivo insieme alla nostra community. E quest'anno, con l'aggiunta dei tour Liquid Printing, abbiamo ulteriormente ispirato i partecipanti raccontando storie di produzione di libri ondemand attraverso i nostri clienti e partner tecnologici, Tecnau/SITMA e TXT spa, Liber Digital, Mediaprint Solutions e TJ Books". Il concetto di liquid design, una definizione in cui il libro è declinato in maniera fluida tra canali e formati diversi, collegando fisico e digitale con un approccio integrato, per rispondere prontamente alla trasformazione del panorama editoriale e alle esigenze del pubblico, è stato illustrato da Peter Fisk, leader mondiale di pensiero, autore, futurista e moderatore dell’evento, che ha evidenziato il potenziale illimitato della nuova esperienza di lettura. Grande attenzione è stata poi riservata alle opportunità offerte dell’intelligenza artificiale nella generazione automatica di contenuti e alla realtà aumentata. Tra gli argomenti affrontati, inoltre, le strategie per coinvolgere il pubblico in modo sempre più significativo, costruendo connessioni autentiche e durature. Un ruolo di primo piano, in questo contesto, è ricoperto dal marketing liquido, leva fondamentale per la crescita dell’audience, grazie alla co-creazione e alla co-promozione tra piattaforme social come Instagram e TikTok.

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