Rapporto Between: Italia necessita di distribuzione omogenea della banda larga

Secondo un rapporto della società  di consulenza Between lo sviluppo della banda larga in Italia non è omogeneo ed è condizionato “da logiche di redditivita degli investimenti”.

Autore: Giulio De Angelis

Un rapporto stilato dalla società  di consulenza Between su incarico dell'Autorità  per le Garanzie nelle Comunicazioni, in Italia non c'è uno sviluppo omogeneo nella distribuzione della banda larga e ciò crea una frattura nel nostro Paese tra aree più o meno dotate delle infrastrutture di rete più avanzate. Sotto accusa sono messi gli operatori del settore che investono nelle aree urbane (dove ci sono più clienti) e a scapito di quelle rurali e periferiche. Questo atteggiamento porta l'Italia in tredicesima posizione in Europa per il numero di accessi internet a larga banda rispetto al numero di abitanti: ai primi posti ci sono Danimarca, Finlandia e Olanda. Tuttavia nel nostro Paese lo sviluppo della larga banda nei prossimi anni sarà  incrementato da un calo dei prezzi, portando la stima per il 2010 a oltre 14 milioni di accessi.

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