Un rapporto stilato dalla società di consulenza
Between su incarico dell'
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in Italia non c'è uno sviluppo omogeneo nella distribuzione della banda larga e ciò crea una frattura nel nostro Paese tra aree più o meno dotate delle infrastrutture di rete più avanzate.
Sotto accusa sono messi gli operatori del settore che investono nelle aree urbane (dove ci sono più clienti) e a scapito di quelle rurali e periferiche. Questo atteggiamento porta l'Italia in
tredicesima posizione in Europa per il numero di accessi internet a larga banda rispetto al numero di abitanti: ai primi posti ci sono Danimarca, Finlandia e Olanda. Tuttavia nel nostro Paese lo sviluppo della larga banda nei prossimi anni sarà incrementato da un calo dei prezzi,
portando la stima per il 2010 a oltre 14 milioni di accessi.
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