Back to School: il primo smartphone? Sempre più famiglie scelgono il ricondizionato

Secondo un’indagine di CertiDeal, il 21% degli smartphone rigenerati viene acquistato proprio per i figli.

Autore: Redazione BitCity

L’inizio dell’anno scolastico non è solo libri, zaini e quaderni: per molti studenti, soprattutto i più giovani, coincide con un momento simbolico e molto atteso – l’arrivo del primo smartphone. Una scelta che spesso divide le famiglie tra esigenze di sicurezza, desiderio di autonomia e paura degli eccessi digitali. Ma c’è un’opzione che negli ultimi anni sta guadagnando sempre più terreno: il device rigenerato. A raccontarlo è CertiDeal che osserva come il “primo telefono” stia diventando sempre più spesso un’occasione per trasmettere ai più giovani valori importanti: responsabilità, sostenibilità e rispetto per ciò che si possiede. Non a caso, secondo un’indagine di CertiDeal, il 21% degli smartphone rigenerati viene acquistato proprio per i figli. Un dato che riflette una nuova sensibilità da parte delle famiglie italiane. Dietro questa scelta ci sono motivazioni concrete: • Educative: il primo smartphone può insegnare ai ragazzi il valore delle cose e del riuso; • Economiche: un dispositivo rigenerato riduce l’investimento iniziale e i rischi, mantenendo standard elevati e la stessa affidabilità di un prodotto nuovo, a un prezzo fino al 70% inferiore. • Ambientali: ogni acquisto evita l’immissione sul mercato di un nuovo device, contribuendo a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale. Acquistare uno smartphone ricondizionato significa, per esempio: • ridurre dell’84% le emissioni di CO₂ rispetto a un prodotto nuovo, • risparmiare oltre 68.000 litri di acqua potabile, • evitare l’estrazione di oltre 200 kg di materiali dal suolo, • e prevenire la produzione di circa 185 grammi di rifiuti elettronici.

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