Il Ministro Maroni vuole intercettare le chiamate su Skype

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha invitato le autorità  europee ad intervenire contro Skype dopo la scoperta che molti criminali, tra cui pericolosi boss della mafia, utilizzano il famoso sistema di comunicazione VoIP per non essere intercettati.

Autore: Giulio De Angelis

Dopo la notizia che alcuni boss mafiosi utilizzano Skype per comunicare anzichà© il telefonino, il Ministro Maroni ha fatto appello all'UE affinchà© si trovi una soluzione per poter intercettare le chiamate che avvengono tramite VoIp.
Ma Skype, avendo sede in Lussemburgo, sembra non voler concedere alcuna apertura a possibili intercettazioni delle chiamate. Già  alcuni mesi fa, infatti, la polizia tedesca si era trovata davanti a questo "muro" dopo aver scoperto che alcuni criminali utilizzavano questo sistema per comunicare tra loro.
Per questo motivo il Ministro Maroni ha fatto appello alle istituzioni europee affinchà© si trovi una soluzione a livello internazionale, in quanto il problema coinvolge tutti i Paesi.
Da alcune parti si era avanzata l'ipotesi di far sviluppare dai tecnici della polizia un Trojan che infettasse i computer delle persone sospettate in modo da poter intercettare le comunicazioni.
Tuttavia il problema sembra di difficile soluzione anche perchà© qualche mese fa uno dei manager di Skype, Jennifer Caukin, aveva rilevato che grazie all'architettura peer-to-peer e alla crittografia, era impossibile intercettare le chiamate.
Nella questione è intervenuto anche il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, sottolineando che il "caso Skype" è ben conosciuto dalle forze dell'ordine e che già  in passato è stata fatta una segnalazione all'unità  di cooperazione giudiziaria europea (Eurojust), senza però riuscire ad ottenere risultati.

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