Dopo la notizia che alcuni boss mafiosi utilizzano
Skype per comunicare anzichà© il telefonino, il
Ministro Maroni ha fatto appello all'UE affinchà© si trovi una soluzione per poter intercettare le chiamate che avvengono tramite VoIp.
Ma Skype, avendo sede in Lussemburgo, sembra non voler concedere alcuna apertura
a possibili intercettazioni delle chiamate. Già alcuni mesi fa, infatti,
la polizia tedesca si era trovata davanti a questo "muro" dopo aver scoperto che alcuni criminali utilizzavano questo sistema per comunicare tra loro.
Per questo motivo il Ministro Maroni
ha fatto appello alle istituzioni europee affinchà© si trovi una soluzione a livello internazionale, in quanto il problema coinvolge tutti i Paesi.
Da alcune parti si era avanzata l'ipotesi di far sviluppare dai tecnici della polizia un
Trojan che infettasse i computer delle persone sospettate in modo da poter intercettare le comunicazioni.
Tuttavia il problema sembra di difficile soluzione anche perchà© qualche mese fa uno dei manager di Skype,
Jennifer Caukin, aveva rilevato che grazie
all'architettura peer-to-peer e alla crittografia, era impossibile intercettare le chiamate.
Nella questione è intervenuto anche il procuratore nazionale antimafia
Piero Grasso, sottolineando che il "caso Skype" è ben conosciuto dalle forze dell'ordine e che già in passato è stata fatta
una segnalazione all'unità di cooperazione giudiziaria europea (Eurojust), senza però riuscire ad ottenere risultati.
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