La Corte d'Appello di Torino ha confermato la condanna del 2006 che obbligava Wind a risarcire gli utenti ingannati da una pubblicità della compagnia. Il rimborso riguarda più di 13 mila utenti, per una cifra pari a circa 50 milioni di Euro.
Autore: Giulio De Angelis
La Corte d'Appello di Torino ha condannato Wind, che incorpora Infostrada, a risarcire gli utenti che avevano aderito ad un'offerta rivelatasi poi ingannevole. Viene così confermata la sentenza di primo grado del 2006, che aveva dato ragione al Movimento Consumatori. La vicenda risale al 2001: a quel tempo la società pubblicizzava l'offerta "Solo Infostrada", che avrebbe consentito agli utenti di sospendere il pagamento del canone Telecom. Ma su 138.178 contratti conclusi da Wind, i consumatori effettivi che non avevano più pagato il canone erano stati solo 690. Sono quindi più di 130 mila gli utenti che ora hanno diritto ad un rimborso, che ammonterebbe complessivamente ad una cifra di circa 50 milioni di Euro.
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