La
Corte d'Appello di Torino ha condannato
Wind, che incorpora
Infostrada, a risarcire gli utenti che avevano aderito ad un'offerta rivelatasi poi ingannevole. Viene così confermata la sentenza di primo grado del 2006, che aveva dato ragione al
Movimento Consumatori.
La vicenda risale al
2001: a quel tempo la società pubblicizzava l'
offerta "Solo Infostrada", che avrebbe consentito agli utenti di
sospendere il pagamento del canone Telecom. Ma su 138.178 contratti conclusi da Wind, i consumatori effettivi che non avevano più pagato il canone erano stati solo 690.
Sono quindi più di 130 mila gli utenti che ora hanno diritto ad un rimborso, che ammonterebbe complessivamente ad una cifra di circa
50 milioni di Euro.
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