La
fondazione Wikimedia ha deciso di fermare la mano, o meglio, l'occhio attento di
Phorm, la tecnologia di
advertising behavioural che spedisce agli utenti materiale pubblicitario in linea con le loro preferenze di navigazione e che è nell'occhio del ciclone perchè accusato di
violare di privacy.
Il sistema, basato sull'analisi e l'interpretazione dei gusti e delle abitudini dei
navigatori sta trovando parecchie porte sbarrate: la fondazione Wikimedia si unisce ad altre aziende, fra le ultime
Amazon, e chiede che i siti di sua proprietà siano liberi da ogni forma di
monitoraggio, a partire da
Wikipedia, l'enciclopedia online diventata un punto di riferimento per il popolo del web, consultata per approfondire o semplicemente rispondere a dubbi su qualsiasi argomento.
La richiesta della fondazione ha trovato il beneplacido di
Open Rights Group: l'organizzazione per la tutela dei diritti digitali dei cittadini, che si è detta soddisfatta per la scelta di Wikimedia e ha invitato altre aziende quali
Msn,
Facebook,
Google, Aol/Bebo,
Yahoo! e
eBay a seguirla, tutelando in questo modo la privacy dei cittadini.