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Anche Wikimedia ferma Phorm

La fondazione Wikimedia ha chiesto a Phorm, la tecnologia di advertising behavioural che spedisce agli utenti materiale pubblicitario in linea con le loro preferenze di navigazione, di escludere dai processi di elaborazione statistiche i siti gestiti dalla fondazione, tra cui Wikipedia.

Autore: Redazione D.Life

Pubblicato il: 18/04/2009

La fondazione Wikimedia ha deciso di fermare la mano, o meglio, l'occhio attento di Phorm, la tecnologia di advertising behavioural che spedisce agli utenti materiale pubblicitario in linea con le loro preferenze di navigazione e che è nell'occhio del ciclone perchè accusato di violare di privacy.
Il sistema, basato sull'analisi e l'interpretazione dei gusti e delle abitudini dei navigatori sta trovando parecchie porte sbarrate: la fondazione Wikimedia si unisce ad altre aziende, fra le ultime Amazon, e chiede che i siti di sua proprietà  siano liberi da ogni forma di monitoraggio, a partire da Wikipedia, l'enciclopedia online diventata un punto di riferimento per il popolo del web, consultata per approfondire o semplicemente rispondere a dubbi su qualsiasi argomento.
La richiesta della fondazione ha trovato il beneplacido di Open Rights Group: l'organizzazione per la tutela dei diritti digitali dei cittadini, che si è detta soddisfatta per la scelta di Wikimedia e ha invitato altre aziende quali Msn, Facebook, Google, Aol/Bebo, Yahoo! e eBay a seguirla, tutelando in questo modo la privacy dei cittadini.


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