I vertici di
Google, attraverso una dichiarazione del Ceo
Eric Schmidt, si sono dichiarati sereni: è normale, hanno dichiarato, che ogni amministrazione voglia essere informata sul rispetto della legge negli accordi di
copyright stipulati.
Al centro dell'indagine governativa dell'
amministrazione Obama, infatti, c'è lo status quo inerente alla
biblioteca online disponibile su Google: il governo statunitense ha inviato una lettera alle parti per chiedere informazioni riguardo il
contratto firmato con autori ed editori lo scorso anno. Una possibile
violazione della legge del copyright è l'argomento sul quale si starebbe indagando, in quanto la
pubblicazione di libri online non può essere immediata: è necessario siano garantiti i diritti degli autori e degli editori e per garantire ciò non può mancare l'obbligatorietà di accordi che non ledano le parti in causa.
L'indagine del
ministero della Giustizia sarebbe ancora nella fase iniziale: secondo quanto emerso, sarebbero state avviate le procedure del
Cid (
Civil investigative demands), in grado di bloccare l'accordo stipulato, in caso di irregolarità . Accordo che nel
2008 aveva messo un temporaneo punto alle numerose polemiche e recriminazioni sull'operato di Google, colpevole, secondo alcuni editori ed autori, di mettere online il contenuto di numerose opere senza badare al
diritto d'autore. La controversia sembrava conclusa con il versamento di 1
25 milioni di dollari e la creazione di un
registro degli autori che permettesse loro di venir pagati quando i loro libri erano pubblicati online. Adesso il "punto"non è più definitivo: un nuovo capitolo della vicenda è stato aperto, dopo l'inizio delle
indagini del governo Obama.