Referti online, ecco le linee guida del Garante Privacy

Il Garante per la protezione dei dai personali ha stabilito una serie di regole riguardo la diffusione online dei referti medici.

Autore: Giulio De Angelis


Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato una serie di“linee guida in tema di referti online” che individuano misure e accorgimenti a garanzia dei cittadini, sia per quanto riguarda la ricezione di referti medici via mail, sia nel caso in cui il paziente ricorra al download degli esami clinici direttamente dal sito web di una determinata struttura sanitaria. L'intervento del Garante si è reso necessario in quanto diversi laboratori, cliniche e ospedali già  da tempo offrono servizi di refertazione elettronica di esami clinici.
In pratica il Garante ha aperto alla possibilità  che i risultati di analisi cliniche, radiografie e referti medici possano arrivare direttamente sulla propria e-mail o essere consultabili online dal computer di casa, ma solo con il consenso dell'assistito e nel pieno rispetto delle misure a protezione dei dati sanitari.
Questi nello specifico i punti principali stabiliti dalle Linee guida:

“L'adesione al servizio dovrà  essere facoltativa e il referto cartaceo rimarrà  comunque disponibile. L'assistito dovrà  dare il suo consenso sulla base di  una informativa chiara e trasparente che spieghi tutte le caratteristiche del servizio di refertazione online.

Le strutture che offrono la possibilità  di archiviare e continuare a consultare via web i referti dovranno fornire una ulteriore specifica informativa e acquisire un autonomo consenso.

Il referto dovrà  essere accompagnato da un giudizio scritto e dalla disponibilità  del medico a fornire ulteriori indicazioni su richiesta dell'interessato. Indagini particolarmente delicate, come quelle genetiche, anche prenatali, per le quali la normativa prevede la necessità  di assicurare una consulenza medica appropriata, dovrebbero essere escluse dal servizio di refertazione online.

Le linee guida prevedono infine, che i referti restino a disposizione on line per un massimo di 30 giorni. Si prescrivono, inoltre, elevate misure di sicurezza tecnologica, quali l'utilizzo di standard crittografici, sistemi di autenticazione forte, convalida degli indirizzi e-mail con verifica on line, uso di password  per l'apertura del file”.

Su tali Linee guida l'Autorità  ha avviato una consultazione pubblica, che si concluderà  il 30 settembre, per acquisire, prima della definitiva adozione, osservazioni e commenti da parte di organismi e professionisti sanitari pubblici e privati, medici di base, pediatri, organismi rappresentativi, associazioni di pazienti.

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