Medal of Honor è disponibile nei negozi
da pochissimi giorni ma ha già scatenato
una marea di polemiche.
In particolare, a sollevare le critiche che hanno investito lo sparatutto di
Electronic Arts non è stata tanto la crudezza del gameplay, quanto l'ambientazione e la modalità di gioco.
Infatti Medal of Honor è ambientato in
Afghanistan e racconta con perizia di dettagli le fasi di questa guerra ancora in corso. All'interno del videogame, poi, ogni giocatore ha la possibilità di impersonare sia le forze americane che i
guerriglieri talebani.
L'
On. Di Stanislao, dopo aver aspramente criticato il videogame,
ha espresso la volontà di richiedere il ritiro dello stesso dalla commercializzazione.
Alle critiche dell'onorevole si aggiungono anche quelle espresse nelle ultime ore dal
Codacons, che per bocca del Presidente
Rienzi, ha dichiarato: "Medal of Honor è un gioco assolutamente inopportuno".
Le motivazioni di questo giudizio risiedono nel fatto che il titolo "riproduce in modo realistico un conflitto ancora in corso che ha causato dolore e vittime, ma anche perchè sarà utilizzato soprattutto dai bambini, particolarmente influenzabili e suggestionabili".
Rienzi fa sapere che il Codacons ha chiesto l'intervento del
Ministero per lo Sviluppo Economico, per cercare di vietare che il titolo continui a essere commercializzato in Italia.
Ricordiamo che Medal of Honor è stato classificato
PEGI 18, cioè vietato ai minori di 18 anni, e quindi, in teoria, scarsamente accessibile a utenti minorenni.