Dopo la risposta
arrivata ieri dalla bocca di
Harry Shum del Bing team, un altro manager di
Microsoft ritorna sulle accuse di plagio avanzate da
Google nei confronti del motore di ricerca di Redmond. Si tratta di
Yusuf Mehdi, che definisce senza mezzi termini le accuse di Mountain View
come un "insulto".
La querelle fra i due motori di ricerca è scoppiata
alcuni giorni fa quando Google ha pubblicato i risultati di un esperimento nel quale si evidenziava come Bing copiasse i risultati dal motore di ricerca di Mountain View.
Ritornato sull'argomento, Mehdi, in un post sul suo blog, ha liquidato l'accusa definendo le accuse di Google come una trovata pubblicitaria, affermando che era "interessante per vedere il livello della protesta e della finta indignazione da parte di Google."
"Noi non copiamo i risultati di nessuno dei nostri concorrenti", ha scritto Mehdi. "Punto. Abbiamo alcune delle migliori menti del mondo al lavoro sulla ricerca di qualità e pertinenza, e per un concorrente arrivare ad accusare uno di questi uomini di plagio è
solo offensivo".
Google e Microsoft sono competitors su vari mercati ormai da anni, ma questo polverone alzato dalle accuse di Google a Bing ha causato un
inasprimento dei toni fra i due contendenti.
Esaminando le prove fornite da Google,
i dirigenti di Microsoft non negano che Bing abbia prodotto gli stessi risultati per alcuni di questi termini di ricerca.
Ma Microsoft ha affermato che Bing ha mostrato un risultato uguale in meno del 10% dei casi. "Se Bing copiasse il risultato sarebbe 100 su 100," ha detto
Adam Sohn, altro portavoce Microsoft intervenuto sulla questione.