La battaglia fra i motori di ricerca sembra essere arrivata ad una nuova fase.
Google e
Bing sembrerebbero proprio essere arrivati ai ferri corti. Infatti nelle ultime ore alcuni tecnici di Mountain View hanno
accusato senza mezzi termini il motore di ricerca di Microsoft di copiare, in alcune specifiche situazioni, i risultati di Google.
Secondo quanto accusato Bing sarebbe colpevole di copiare le
SERP di Google nel momento in cui il motore di ricerca di Redmond non è in grado di dare delle risposte coerenti e valide ad una particolare query.
A portare avanti questa tesi è
Amit Singhal, uno dei creatori dell'algoritmo di ranking di Google, che ha dichiarato: "la competizione nel campo delle ricerche sul web deve svilupparsi in modo sincero e genuino, creando nuovi algoritmi e impiegando approcci innovativi. Non riciclando i risultati copiati da un concorrente".


A questo proposito i tecnici di Google, già vagamente sospettosi di una simile situazione, hanno ordito una sorta di "trappola" ai danni di Bing.
Dopo aver creato delle false pagine SERP su Google, costituite da circa
100 query senza nessun senso logico, hanno ritrovato i medesimi risultati alle stesse interrogazioni sul motore di ricerca di
Microsoft. Tutto questo a pochissime ore di distanza.
Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, ipotizzata dai ricercatori di Google, Microsoft avrebbe implementato nella
toolbar di Bing di una sorta di
"codice spia" con la funzione di monitorare le scelte degli utenti fatte utilizzando Google.

Interrogata sulla questione
Microsoft ha negato tutto e ha rimandato al mittente le accuse.
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